Calano le luci sulla prima edizione di DERIVE, il progetto sperimentale di arte, musica e poesia ideato da Antonio Oriente e svoltosi a Sapri dal 21 al 23 luglio scorsi. DERIVE si è presentato come un format innovativo: eventi site-specific e collaborazioni trasversali tra gli artisti in performance uniche hanno fatto dei luoghi l’elemento caratterizzante.
È il caso della collaborazione tra Edoardo Tresoldi e IOSONOUNCANE, protagonisti, nella serata di apertura, di una performance sul mare in cui il musicista ha sonorizzato la scultura dello scultore con una composizione inedita che reinterpreta il rapporto tra pubblico e artista. Non barriere fisiche, come palco e transenne, ma una vela evanescente di rete metallica affiorante dall’acqua che ha accolto l’esibizione musicale filtrando il rapporto con gli spettatori sulla spiaggia vicina.
Inaugurata nella stessa sera “Essere spazio”, opera permanente di Massimo Uberti sui resti della villa marittima romana del I sec a.C., le cui delicate strutture luminose suggeriscono perimetri e volumi della villa, e “Limbo”, prima mostra europea dell’artista argentina Milu Correch.
Il paesaggio sonoro di DERIVE, curato da Jam Factory, è stato elettronico come il tempo in cui viviamo. Dalla “reverse engineering” di Jojo Mayer e i suoi Nerve al groove transgender di Demonology HiFi, dall’emotività ipnotica di Inude ai live set di Mirabelli e French Teen Idol, l’elemento umano e compositivo risulta dominante.
Le performance poetiche curate da Giuliano Maroccini nella chiesa neogotica e nelle grotte romane sul mare hanno contribuito a generare una narrazione del contemporaneo declinata in un magma semantico di generi. La poesia ha agito nei discorsi di Franco Arminio, si è incarnata nella voce di Claudia Fabris, è diventa memoria e visione nelle parole di Paola D’Agostino, ha tremato nella lingua antica di Daniel Cundari e Sasà Calabrese, si è fatta musica nello s-concerto di Livio e Manfredi, infine ha vibrato nelle dissonanze del fisico e poeta Bruno Galluccio accompagnato dal sax di Antonio Raia.
DERIVE è stato realizzato dal Comune di Sapri in collaborazione con la Soprintendenza dei Beni Archeologici di Salerno ed è stato finanziato dalla Regione Campania.