“Il teatro dice Antonin Artaud è come andare dal dentista. Deve lasciare lo spettatore a bocca aperta. Il teatro è un luogo dove si osserva. Ci si riconosce e crea domande. I greci lo utilizzavano per placare l”ira degli dei. Le brigantesse è un lavoro che rappresenta una condizione di donne guerriere che lottano per il proprio diritto di resistenza. La loro condizione di succubi narra la loro anima lacerata, il loro modo di vivere in assenza dei loro uomini. I loro costumi i loro modi e i loro suoni spesso scurrili lasciano spazio a tutto quell’universo popolare che dalle commedie latine alle favole rappresentative popolari come “La gatta Cenerentola” del maestro De Simone sdoganano un “linguaggio” che non è forbito e che con suoni e parole del mondo basso si fanno emblema di una lingua che non si cela ma libera
I suoni più bassi facendoli diventare fonemi e svuotandoli del loro reale significato. La favola è questa e l’ambizione del nostro lavoro racconta il bene e il male. C “era una volta…ed è proprio nella messa in scena vera del bene e del male che lo spettatore può capire. La finzione scenica si fa carico di sciogliere bene e male mischiando poesia e parole “basse” rendendosi complice di in processo di osservazione della vita e del mondo.” Eduardo Ricciardelli
BRIGANTESSE
di Eduardo Ricciardelli
con
Susy Pariante
Antonella Valitutti
Eduardo Ricciardelli
Apollonia Bellino
Alessandra De Concilio
25 agosto 2019
Chiesa di Sant’Apollonia
via San Benedetto Salerno
ore 21.30
Festival dei Barbuti 2019
La Notte dei Barbuti