Parte oggi al Campus di Fisciano la seconda edizione della “Borsa della Ricerca – forSUD”, evento unico nel panorama nazionale con oltre 250 delegati accreditati che animeranno la tre giorni con 700 colloqui di selezione e 600 appuntamenti one to one tra finanziatori e progetti imprenditoriali promossi da startupper e ricercatori.
Organizzata dall’Università degli Studi di Salerno e dalla Fondazione Emblema (con il sostegno di Regione Campania, Invitalia, CNR, Camera di Commercio di Salerno, ADISU Salerno, Campania Innovazione ed Unicredit), la manifestazione ricalca il format del Forum nazionale della Borsa della Ricerca, declinandolo sulle specificità del Sud, con l’opportunità concreta dei colloqui di lavoro, che consentiranno ai giovani di incontrare in un’unica giornata decine di aziende di tutta Italia, e di incontri one to one tra autori di idee innovative, presenti come startup, spin off o uffici di trasferimento tecnologico, e soggetti pubblici e privati alla ricerca di progetti da sostenere e finanziare.
L’importanza della manifestazione è testimoniata innanzitutto dal coinvolgimento: l’evento ospiterà oltre 40 imprese nazionali e locali (tra cui IKEA, Fincantieri, IBM, Electrolux, KPMG, Adecco, Datalogic, Magaldi Life per citarne alcune), 150 laureati e dottori di ricerca – scelti sulla base del merito e preparati all’evento con sessioni di coaching – e oltre 30 tra startup e spinoff. Saranno inoltre presenti gli uffici di trasferimento tecnologico di 16 università provenienti da 9 Regioni. Alla Borsa della Ricerca forSUD parteciperanno 24 finanziatori, pubblici e privati tra cui Invitalia e Invitalia Ventures, Dpixel, H-Farm, Vertis sgr, Assiteca Crowd, Working Capital, Zernike, P101, Techintouch, Fira per l’Abruzzo e Arti per la Puglia, oltre che Banco di Napoli e Banca Etica. Nelle settimane precedenti l’evento, potranno fare scouting tra oltre 150 progetti.
forSUD è la seconda edizione di un progetto pensato per il Mezzogiorno, con finalità ed obiettivi ben precisi. “Scopo di questa manifestazione – dichiara il Rettore dell’Università di Salerno Aurelio Tommasetti – è quello di favorire la relazione tra l’Università e il mondo dell’impresa per trovare insieme soluzioni innovative allo sviluppo sociale, economico e culturale del nostro territorio. Al centro di questo progetto ci sono ancora una volta la ricerca e il trasferimento tecnologico, dimensioni per le quali siamo stati premiati dalle recenti classifiche di qualità come il migliore Ateneo del Mezzogiorno. Ma questo non basta: i nostri migliori laureati devono diventare i protagonisti dei progetti di trasferimento di conoscenza verso l’impresa, entrando in contatto con le aziende del territorio e presentando loro competenze e nuove professionalità”.
“Siamo sempre più convinti della scelta di realizzare la Borsa della Ricerca forSUD a Fisciano, dimostrando che è possibile realizzare una manifestazione di spessore nazionale a Salerno che non sia soltanto “per il SUD”, ma sia capace di attrarre, mischiando concretezza e innovatività, realtà pubbliche e private provenienti da tutta Italia” – commenta Tommaso Aiello, Direttore Generale della Fondazione Emblema e ideatore della Borsa.
Il prof. Pietro Campiglia, Delegato del Rettore al Fund Raising, sottolinea: “Abbiamo voluto realizzare un evento articolato, in grado di interessare e coinvolgere target diversi, dai laureati alle imprese, dai gruppi di ricerca alle start up, dalle istituzioni alle associazioni di categorie. Nei tre giorni della Borsa, il Campus di Fisciano si trasformerà in uno spazio di interconnessioni tra università, mondo produttivo e territorio, per favorire lo scambio di informazioni sui fabbisogni professionali delle imprese, sulla reale spendibilità dei titoli di studio nel mercato del lavoro, sulle prospettive di sviluppo delle competenze e delle professioni”.
La Borsa della Ricerca forSUD sarà anche l’occasione per discutere di alcuni temi strategici: la sessione plenaria che aprirà i lavori nel pomeriggio del 22 settembre vedrà la partecipazione di rappresentanti istituzionali ed accademici che si confronteranno sull’importanza della collaborazione tra pubblico e privato nell’ambito del programma Horizon 2020.
I workshop – distribuiti nelle tre giornate – si concentreranno, invece, sulle diverse opportunità di sostegno all’autoimprenditoria e alla ricerca: si parlerà di incentivi nazionali e regionali, ma anche della necessità di creare una rete tra gli uffici di trasferimento tecnologico tra gli atenei del Mezzogiorno.