Borsa della Ricerca 2016, il racconto della prima giornata all'Università di Salerno.

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delucaSi è chiusa la prima giornata di Borsa della Ricerca 2016, l’evento di networking tra mondo della ricerca universitaria, startup, spin-off, impresa e investitori, organizzato dall’Università di Salerno e da Fondazione Emblema. L’iniziativa, che si svolgerà al campus di Fisciano fino a giovedì 19 maggio, ha visto nella giornata di apertura avvicendarsi speaker di prestigio e attori istituzionali del territorio sul tema dell’Open Innovation e della tutela delle conoscenze.

Nei saluti di apertura, Pietro Campiglia (Delegato al Fund Raising di Ateneo e organizzatore della manifestazione) ha dichiarato: “E’ il primo anno che l’evento perde la declinazione forSUD per assumere dimensione nazionale e coinvolgere così delegati di università e imprese provenienti da tutta Italia. La sfida lanciata e ormai raccolta da Borsa della Ricerca riguarda sia il rafforzamento della cooperazione tra università, impresa, centri di ricerca e finanziatori, sia favorire il trasferimento tecnologico delle conoscenze, nella convinzione che solo una ricerca orientata strategicamente potrà condurre allo sviluppo di nuovi prodotti e, quindi, ad un vantaggio competitivo per le nostre imprese nel mondo”.

Tommaso Aiello (DG Fondazione Emblema e Coordinatore della Borsa della Ricerca) ha aggiunto: “In questi giorni l’evento si popolerà di oltre 300 presenze. La decisione di realizzare il Forum nazionale a Salerno nasce dalla collaborazione avviata due anni fa con l’Università e dal desiderio di organizzare in Campania, anche attraverso il coinvolgimento attivo della Regione, una manifestazione che ormai rappresenta un appuntamento fisso per tanti ricercatori, giovani imprenditori, imprese e finanziatori provenienti da tutta Italia“.

Alla tavola rotonda, moderata da Mario Sorrentino (Ordinario di Business Planning e creazione di impresa), sono interventi Daniela Baglieri, Presidente della Commissione ANVUR sulla Terza Missione, Luigi Carrino, Presidente CIRA – Centro Italiano Ricerche Aerospaziali,  Roberto Parente, Direttore LISA-LAB Dipartimento DISA-MIS Università di Salerno, Alberto Silvani, Responsabile Valorizzazione e Ricerca CNR e Antonino Valenza, Coordinatore Progetto Direte.

A seguire il dibattito moderato da Gennaro Sangiuliano (Vice Direttore TG1 Rai), cui hanno preso parte:  Domenico Arcuri, AD Invitalia,  Gaetano Manfredi, Presidente CRUI e Francesco Palumbo, Vice Presidente Confindustria Salerno. La discussione è stata aperta dall’intervento istituzionale del Rettore Aurelio Tommasetti: “Anche in questa edizione sono tantissime le aziende e gli investitori che conosceranno il nostro Ateneo. E’ a loro che va il mio riconoscimento per la sfida che insieme abbiamo scelto di portare avanti, a favore del patrimonio intellettuale più prezioso che abbiamo al Sud: i nostri giovani, le loro idee e competenze sempre più innovative e qualificate. L’Università di Salerno ha fortemente rafforzato negli ultimi anni il sostegno a tutte le attività connesse al trasferimento tecnologico, con la finalità di valorizzare e diffondere i risultati della ricerca universitaria, avviare sistematici rapporti con il tessuto economico e produttivo locale e favorire l’utilizzo dei risultati della ricerca nei processi produttivi innovativi”.

 La Campania rappresenta un altro Sud –  ha dichiarato il Presidente CRUI, Gaetano Manfredi. Essa conserva ancora una qualità della ricerca più alta della media (i nostri ricercatori eccellono per i risultati delle loro ricerche, le pubblicazioni prodotte, le startup lanciate). La nostra sfida in Campania  dobbiamo giocarla sulla qualità e sull’integrazione tra Università, mondo delle imprese e sistema delle istituzioni. Insieme dobbiamo tenere alta l’asticella della saper fare con qualità. In questo modo la Campania stessa potrebbe trainare il Mezzogiorno”.

A chiudere la sessione plenaria della manifestazione le conclusioni del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca: “Alle ragazze e ai ragazzi e a tutti giovani ricercatori intendo dire che la complessità del mondo attuale non ci deve scoraggiare. Abbiamo di fronte un mondo difficile ma aperto. Come Regione, abbiamo deciso di giocare le nostre carte. Il sistema Università rappresenta una delle risorse straordinarie che abbiamo. Nel polo 2014-2020 abbiamo pertanto deciso di investire importanti risorse nella ricerca su determinati settori: aerospaziale, nanotecnologie, automotive, agroalimentare, ricerca genetica e moda. Sono ambiti in cui crediamo e in cui possiamo fare del nostro meglio”.