«Fate largo, che passa la banda!». Occhi sognanti e cuore libero. Are you ready? Si balla! È grande festa in spiaggia al Dum Dum Republic, il più famoso beach club del Cilento, pioniere nella sua inarrestabile esplorazione musicale alla ricerca di nuove sonorità, fuori dalle logiche mainstream, tra nu-jazz, colori funky e hip-hop, tropicalismi, afro-beat ed elettronica.
Il grande show della Bologna Bridge Band sta per travolgere l’arena sul mare domenica 29 maggio 2022: la street band che condisce lo stile di New Orleans con groove, funky e ritmi techno. Tra fiati e percussioni, la Bologna Bridge Band prende ispirazione dalla ricca tradizione musicale del profondo sud degli Stati Uniti. Uno stile caratterizzato dalla spontaneità del jazz delle origini, arricchito da una buona dose di funk e hip-hop.
“Prontissimi a salpare alla conquista di nuovi territori, consapevoli che molti di voi sono già parte dell’equipaggio. Salite a bordo. Let’s go, domenica andiamo al mare! – affermano i componenti della brass band – Ci vediamo sul palco del Dum Dum Republic più carichi e sudati che mai. Amici di Paestum, arriviamo”.
In consolle, per l’apertura dalle ore 16, il re del funky e del soul, Tuppi DJ con la sua Patchanka made in Puglia, ironica e scanzonata, che farà vibrare il dancefloor che sorge in riva al mare.
A scandire il ritmo solo la musica, sempre ricercata ed alternativa, in un’architettura di divertimento che punta all’irriverenza, in cui il funk recupera il significato originario nello slang degli afroamericani: un funky, quindi, “sexy”, “sporco”, “attraente” ma anche “autentico”, originale e libero da inibizioni. Funky che si fonde ad hip hop, suoni vintage con selezioni in vinile, swing pop, reggae nella ricerca sonora di Tuppi Dj.
Ideatore della one-night “Funkers”, Tuppi organizza feste dove il suono vintage si mescola al nuovo millennio, selezionando vinili della Stax e Motown passando per Ubiquity e Def jam, Trojan, fino a Strictly Rithm, Salsoul, Ibadan ecc…
Tuppi Dj usa il microfono per rappare e cantare e le mani per scratchare: è esuberante e divertente, sarcastico e riflessivo. Una narrazione cantata e rappata, violentando con lo strumento dell’hip hop la classica canzone italiana per adattarla a questi tempi di incertezze esistenziali.
“Italiano superfunk. Dalle strade al mainstream, con un piede sull’asfalto e l’altro sui sofà degli studi buoni della tv, la vita di un dj hip hop non potrà mai essere scontata, lineare, inquadrabile in categorie utili a scaffali di negozi – racconta di Tuppi il critico Gaetano Occhiofino – E’ l’opinione di un b. boy che rivendica il sacrosanto diritto al party, da difendere con la lotta come insegnano i maestri. E’ la raccolta rap e riccioluta dell’intrattenitore con la bocca al microfono, una mano sul piatto e l’altra sul cuore, a cantare commosso l’inno internazionale del funk”.
Una carriera iniziata a soli 13 anni, come dj e scratcher, passando per il club Fez di Nicola Conte, i dischi di Zona 45 e Pooglia Tribe, innumerevoli selezioni dalle radio alle spiagge pugliesi, nei club italiani. Dall’amore per la strada degli hip hoppers di Bari fino a “Viva Radio 2” con Fiorello. La composizione delle musiche per lo spettacolo itinerante Voci nel Deserto, l’esperienza in teatro nello spettacolo teatrale “AMO” con Serena Dandini e Neri Marcorè e ancora in tv nel programma satirico “B.R.A. Braccia Rubate all’Agricoltura”, il palco con Paolo Belli e la sua Big Band, Tuppi prosegue sulla scena con la pubblicazione dell’album Greatesthitz, un concentrato multivitaminico di suoni “antichi” e temi moderni, con strutture ritmiche antitetiche, sintesi di parole che fanno rima con precarietà, Italia, funk, tasse, casse, joint, con grande forza espressiva. Nel 2015 esce “Jockey”, una canzone dedicata al mondo dei Disc Jockey. Il primo estratto di un nuovo progetto di tre tracce, in collaborazione con il producer Syncro, intitolato “Un.Ep”. Nel 2016 inizia la collaborazione con Roy Paci nel progetto “Combo Solar”.
E allora, let’s the music play Dum Dum Republic!
Live, Love, Dance