a cura della D.ssa Giovanna Valente, Farmacista (lauree specialistiche in Farmacia e Farmacia Industriale) iscritta all’Ordine della Provincia di Napoli dal 2011.
La birra è una delle bevande più antiche ed anche la più diffusa.
Gli ingredienti principali della birra sono quattro: acqua, malto, luppolo e lievito. Il cereale più diffuso da sempre per la preparazione della birra è l’orzo, anche se, a tutt’oggi, esistono birre al frumento, di segale, di riso e di mais.
La birra non è semplicemente una bevanda alcolica; ha proprietà nutritive rilevanti e non a caso veniva chiamata “il pane liquido”.
In generale è la cosiddetta birra cruda, o meglio, la tipica birra artigianale, quella che apporta maggiori benefici all’organismo umano; l’assenza di pastorizzazione consente di mantenere intatte le proprietà organolettiche che, restando integre, riescono ad interagire in modo positivo con l’organismo umano.
Secondo uno studio condotto dall’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova, risulterebbe che la pianta del luppolo e le sue infiorescenze, utilizzate nel processo di birrificazione per conferire alla bevanda sapore ed aroma caratteristici, contengono diversi tipi di flavonoidi che hanno mostrato un’attività antitumorale in sistemi sperimentali di laboratorio. Tra i flavonoidi, il più abbondante è lo xantumolo che è in grado di inibire la proliferazione e la vitalità delle cellule tumorali umane di carcinomi mammari, ovarici e di tumori del colon.
Da non sottovalutare sono anche gli effetti antiossidanti della birra: grazie ai polifenoli e a una buona quota di vitamine del gruppo b, la birra previene l’invecchiamento della pelle, agendo contro i radicali liberi e prevenendo l’insorgere di malattie cardiovascolari.
Un moderato consumo di birra ha, inoltre, un effetto anti-infiammatorio; in particolare provoca l’abbassamento della concentrazione di due proteine infiammatorie che aumentano il rischio di problemi cardiaci. Queste due proteine sono la proteina C-reattiva, che appunto promuove la reazione infiammatoria, e il fibrinogeno, che contribuisce alla formazione di coaguli. La birra aumenta anche la concentrazione di HDL, che rappresentano il cosiddetto “colesterolo buono”, proteggendo le arterie dalla formazione delle placche ateromatosiche. Possiede anche, un effetto diuretico grazie alla presenza di sali minerali e un ottimo rapporto calcio-fosforo e basso contenuto di sodio.
Contrariamente a quanto sostenuto da molti, la birra non fà ingrassare in quanto è poco calorica. Ovviamente l’apporto di calorie dipende dal tipo di birra, ma in generale possiamo affermare che per 100 g di birra normale ci si attesta sulle 35 kcal., da un minimo di 28 per le leggere ad un massimo di 60 per quelle più forti.
Esistono anche birre per celiaci senza glutine ed hanno il marchio con la spiga barrata.
Affinché la birra abbia benefici sulla salute, è meglio assumerla durante i pasti, nella misura di 2- bicchieri da 0,25 cl in modo da limitarsi ai 20-30 gr di etanolo ingerito come dose giornaliera, senza bere altre bevande alcoliche.
La migliore è quella a più alto contenuto di luppolo, quindi dal sapore più amaro e dotato di una densa corona di schiuma persistente (senza luppolo la schiuma si dissolverebbe immediatamente).
Bisogna comunque ricordare sempre che si tratta di una bevanda alcolica e che va quindi consumata con moderazione.