Nell’ambito della 17esima edizione del Festival di teatro e musica Scenari pagani.
Casa Babylon Teatro presenta
Compagnia Maniaci D’Amore in
Biografia della peste
di Francesco d’Amore e Luciana Maniaci
con Francesco d’Amore e Luciana Maniaci
costumi Alessandra Berardi
assistente scenografa Marzia Cicala
assistenza tecnica Fabio Bonfanti e Alberto Comino
training attoriale Giuseppe Bisceglia e Andrea Tomaselli
allestimenti funerari La Genesi e Life onoranze funebri
regia Roberto Tarasco
sabato 29 marzo 2014 alle ore 21,00
Teatro del Centro Sociale di Pagani
Uno spettacolo brillante, a tratti geniale, che diverte, emoziona e fa pensare. Tale è “Biografia della peste” della compagnia Maniaci D’Amore, alla quale va il Premio “Scenari pagani” 2014 che sarà consegnato in concomitanza con lo spettacolo sabato 29 marzo alle ore 21. Il riconoscimento, che nel corso degli anni è stato attribuito ad artisti come Moni Ovadia, Alessandro Haber, Rocco Papaleo, David Larible, va ad un giovane duo che nella scia di tante intriganti coppie teatrali delle “Cantine Romane” degli anni’60 raffigurate da Leo De Berardinis e Perla Peragallo, Manuela Kustermann e Giancarlo Nanni, Carlo Quartuccio e Carla Tatò ed altri, cerca d’imprimere al teatro un segno nuovo. Muovendosi nei labirinti d’una scrittura scenica surreale, stregata, visionaria, che non può essere ascritta nel tran-tran dell’aurea mediocritas. I due autori-interpreti non sbagliano mai una pausa e non perdono mai il ritmo. D’Amore e Maniaci mettono in scena un’opera universale usando un dettato aggressivo, cattivo e anticonformista a cui non solo la scena teatrale italiana più recente, ma l’intera scena culturale nazionale più recente ci ha ormai disabituato. E sono irresistibili.
L’inizio di Biografia della peste è fulminante, da sballo, fatato e attraente come i due giovani protagonisti, che con un linguaggio fabuloso riescono a far ridere raccontando le cose più terribili. Un ragazzo viene investito da un’auto. Torna a casa per informare la madre-frigorifero di essere morto, ma lei è perentoria: “È impossibile! Noi, a casa nostra, morti non ne abbiamo avuti mai! Ti sembriamo una famiglia di morti?” E poi…”Tra un anno ti devi pure sposare.”
Intanto lo scandalo si diffonde. Chi ha messo in giro la voce che il figlio della donna-frigorifero è morto? A Duecampane, dove dominano il dubbio e l’incompiutezza, anche la morte è incerta e parziale, una morte completa come quella del ragazzo crea scalpore, è una cosa che non si fa. La peste del titolo è questo: una morte part-time, 23 ore al giorno, che colpisce tutti gli abitanti meno i due protagonisti. Nell’unica ora di vita concessa è possibile per i semimorti cercare una via per “migliorare la propria biografia, aspirare all’amore, unico fuoco per le anguste vitucce.”
Biografia della Peste, in scena sabato 29 marzo per la rassegna “Scenari pagani”, è uno spettacolo psicotico e magico in equilibrio tra comicità e follia, una riflessione sull’individuo e sulla comunità, sulla parzialità dell’esistenza, sulla necessità di chiamare ogni cosa col proprio nome, sul coraggio e la follia.
I Maniaci d’Amore sono Francesco d’Amore (Bari, 1983) e Luciana Maniaci (Messina, 1985). Vivono a Torino e lavorano insieme dal 2007. Hanno frequentato corsi e workshop con Gabriele Vacis, Arturo Cirillo, Valerio Binasco, Emma Dante, Barbara Bonriposi e Riccardo Tordoni. Per anni, col loro primo progetto, Le Cose, hanno girato l’Italia. Hanno lavorato con Marco Ponti in Monologhi nell’aldilà e con Gabriele Vacis in Amleto in Palestina come attori e drammaturghi. Hanno all’attivo due spettacoli:Il Nostro Amore Schifo e Biografia della Peste (Selezione Premio Scenario 2011, finalista al premio di drammaturgia Il Centro del Discorso 2011)
segreteria e botteghino Casa Babylon telefono/Fax 081 5152931
lunedì – giovedì – venerdì – sabato, ore 16.00/20.00
Costo biglietti : € 13.00; studenti e under 30 € 10.00