Oggi, presso il Gran Hotel di Salerno, la Fim e la Cisl di Salerno hanno discusso di bilateralità insieme ai lavoratori, alle aziende, ai consulenti del lavoro e agli enti formativi, perché dalla crisi si esce solo creando nuove relazioni industriali e nuove progettualità basate sulla valorizzazione del saper fare dei lavoratori e delle aziende. C’è, quindi, non solo chi urla nelle piazze a prescindere dai risultati, ma c’è anche chi s’interroga su quali soluzioni intraprendere.
«La bilateralità è il futuro perché garantisce i posti di lavoro e fornisce maggiori tutele per i lavoratori». Questo è il senso del convegno organizzato dal segretario generale della Fim Cisl di Salerno Vincenzo Ferrara. «Una giornata importante in cui abbiamo parlato della formazione di chi deve conservare il posto di lavoro, delle tutele sanitarie offerte dal contratto nazionale di categoria e della previdenza complementare per chi deve pensare al proprio futuro pensionistico. In una parola, abbiamo parlato della vita dei lavoratori».
Al seminario erano presenti il vice presidente di Fondimpresa, Bruno Vitali, il direttore del Cna, Paolo Quaranta, per il Fondo Sanarti Flavio Massimetti, che ognuno dal proprio punto d’osservazione hanno declinato in azioni concrete il tema della bilateralità.
Sia la Cisl Salerno, rappresentata dal segretario generale Matteo Buono, sia la Fim, con il segretario generale della Campania, Giuseppe Terracciano, hanno ribadito che la bilateralità resta la stella polare dell’azione sindacale della Cisl, ed è uno strumento necessario per dare prospettiva all’industria italiana.