Saranno donate nei prossimi giorni alla Città di Battipaglia n. 3 altalene per portatori di handicap. Le stesse saranno installate nelle rispettive tre ville comunali presenti sul territorio, nello specifico, nella villa comunale di Via Domodossola, in quella di Belvedere e in quella del quartiere Taverna, al fine di rendere accessibili a tutti bambini le attrezzature ludiche installate nei parchi cittadini.
L’Associazione Mariarosa di Battipaglia, presieduta da Alfonso Esposito, insieme ai suoi soci ha avviato nei mesi scorsi una raccolta fondi per costruire ed installare le suddette altalene. La generosità delle persone ha permesso di realizzare il loro progetto: tre altalene costruite dai volontari dell’associazione, così da regalare finalmente anche ad un “bambino disabile” un sorriso in un parco giochi dove prima doveva essere solo uno spettatore passivo.
La vita di un bambino dovrebbe essere semplice, piena di giochi e risate e, una volta diventati adulti, dovrebbero conservare i ricordi felici della loro infanzia. Tutto questo a volte non è possibile perché la vita può riservare delle condizioni di salute, di disabilità, che comportano dei limiti nel vivere quotidiano, o semplicemente in quello che dovrebbe essere un momento di svago, di gioco.
Non tutti, infatti, si rendono conto che oltre alle tradizionali barriere architettoniche e mentali, le aree gioco e i parchi, che dovrebbero dare la possibilità a tutti i bambini di divertirsi in maniera spensierata, non essendo accessibili, vanno a ledere proprio il diritto dei bambini al riposo e al tempo libero, al gioco e alle attività ricreative sancito dalla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia dell’Onu.
I bambini con disabilità fisiche o mentali – afferma il presidente Esposito – hanno il diritto di partecipare attivamente alla vita della comunità. Proprio per questo motivo la nostra associazione ha deciso di raccogliere dei fondi per installare, in aree da gioco già esistenti, delle altalene fruibili da bambini in carrozzina, dotate di adeguata piattaforma.
La particolarità di questa struttura è la sua capacità di ospitare il piccolo senza bisogno di farlo scendere dalla carrozzina, ma facendolo salire direttamente a bordo dell’altalena. Il bambino disabile potrà dondolarsi grazie a un apposito abitacolo protetto nel quale sarà posizionata la carrozzina. Tutto questo per superare quelle barriere architettoniche che, ancora oggi, impediscono la piena partecipazione e integrazione tra i piccoli nel momento del gioco, e il pregiudizio che influenza negativamente le relazioni tra persone disabili e non.
Vitina Maioriello