Basket femminile: Carpedil Salerno Basket ‘92 “Senza fondi e strutture la passione non basta”

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La società, fondata a Battipaglia dall’attuale presidente Angela Somma con la denominazione iniziale di “Nuova Pallacanestro”, ha visto muovere i suoi primi passi nel lontano 1992. Dieci anni di serie A2, dal 1998 al 2008, la retrocessione in B d’Eccellenza e infine il tanto agognato ritorno in A2 nel 2011. A partire dal luglio di quello stesso anno, la società ha acquisito il nome di “Salerno Basket ‘92”, decidendo di trasferire la propria sede da Battipaglia a Salerno. Molte le ragioni alla base di questo trasferimento: motivi logistici e funzionali, speranza di un maggior riscontro da parte di imprenditori salernitani, migliore qualità delle strutture sportive. Aspettative che, però, sono state puntualmente disilluse. «La difficoltà a reperire fondi e aiuti economici», afferma il presidente Angela Somma, «rende faticoso continuare questa attività che è innanzitutto una passione».

Non dimentichiamo che Angela Somma ha per anni calcato il parquet per poi dedicarsi alla dirigenza della squadra. «Questa attività» continua «richiede spese non esigue, in primis per le trasferte. Senza nessun supporto è difficile andare avanti».

Un altro grave problema è la carenza di strutture adeguate: l’unico spazio a disposizione per la prima squadra è un impianto situato a Matierno, dove si svolgono anche le partite di campionato. Le compagini del settore giovanile, invece, si allenano presso la palestra dell’Istituto Tecnico “Focaccia” di Salerno che è una struttura non omologata.

«Le 3 squadre giovanili sono costrette ad allenarsi solo 3 volte a settimana per un totale di sette ore e mezzo, a causa  della mancanza di altri orari disponibili, quando invece sarebbero necessarie almeno diciotto ore di allenamento», dichiara il presidente, «tutto ciò ci costringe a creare maxi gruppi di allenamento che non permettono alle atlete di migliorare. Anche per i corsi di minibasket non ci sono ore disponibili. In questo modo lo sport non può crescere. Quello che più mi dispiace è che gli sport minori a Salerno non vengono valorizzati. Gli unici interessi sono per il calcio. Sarebbe davvero un peccato perdere una serie A2 di basket femminile che porta prestigio alla città di Salerno».

Appare chiaro che, in tali condizioni, è difficile offrire valide opportunità di crescita per chi si avvicina a questo sport definito “minore”.  Come ogni sport che si rispetti, la pallacanestro ha lo scopo di accompagnare bambini e ragazzi nella loro crescita, sportiva e non, infondendo in essi la consapevolezza che la competizione non è un mezzo, ma un fine, e che agonismo e valori quali amicizia, rispetto, altruismo e spirito di squadra possano andare di pari passo.

 

Mirella Sacino