In 150 volontari provenienti da tutta Italia per diffondere la cultura di protezione civile #baronissipc
(Il video dell’ultima tappa Eravamo tutti quanti noi: il primo giorno di scuola di protezione civile)
Il sistema di protezione civile nazionale, la sicurezza e gli scenari di rischio, gestione dello stress in situazioni di emergenza, i piani di protezione civile, la comunicazione di emergenza: questi i temi sui quali 150 volontari Anpas provenienti da tutte le regioni d’Italia si confronteranno a Baronissi dal 6 all’8 febbraio con esperti e istituzioni di Protezione Civile.
Le varie sessioni saranno condotte da Titti Postiglione (Responsabile Ufficio Volontariato, Formazione e Comunicazione del Dipartimento della Protezione Civile), Roberto Giarola (dirigente servizio volontariato e coordinatore affari giuridici e legislativi del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile), Marco Mucciarelli (OGS), Angelo Masi (Reluis), Romano Camassi (INGV), Massimo Crescimbene (psicologo INGV), Nicola De Rosa (consulente sicurezza Anpas), Andrea Cardoni (comunicazione Anpas).
Un percorso di divulgazione della cultura di protezione civile che arriva a Baronissi e che prevede la formazione di volontari formatori che a loro volta creeranno altri formatori territoriali Anpas di protezione civile suddivisi in formatori di base e formatori specifici (logistica, segreteria, responsabili di campo di protezione civile e cucina).
Un sistema di formazione a “cascata”, già sperimentato e implementato dal movimento delle pubbliche assistenze con “Essere Anpas” e “Io non Rischio” e che permetterà di formare nel tempo un numero maggiore di volontari favorendo la capillarizzazione sul territorio.
“Formare i formatori è la scommessa di Anpas per diffondere al meglio le competenze che i volontari in ambito di protezione civile devono conoscere e sopratutto condividere”, dichiara Fabrizio Pregliasco. “Essere supportati dai massimi esperti della materia e avere il loro contributo è parte di un percorso di crescita sia delle pubbliche assistenze che di tutti i territori e delle comunità dove operano ogni giorno”.
Secondo Carmine Lizza, responsabile nazionale di Protezione civile Anpas, è un obiettivo ambizioso quello di mettere a sistema 150 formatori che possano trasmettere e diffondere su tutto il territorio conoscenze tecniche ormai indispensabili per agire correttamente nella Protezione Civile “cercando, allo stesso tempo, di valorizzare il sentimento della solidarietà verso gli altri, a prescindere da ruoli o differenze, e che è alla base del nostro agire da più di 110 anni”.
Un percorso di formazione, quello intrapreso da Anpas, che è iniziato con la costruzione della colonna mobile di Protezione civile e finanziata con i fondi messi a disposizione dall’OPCM 3797 del 2009 (articolo 221).