Durante il consiglio comunale di oggi, lunedì 18 febbraio, è stata discussa e approvata la mozione di sfiducia al sindaco Gianfranco Valiante. Dopo diverse ore discussione è giunto l’epilogo dell’Amministrazione Valiante. Sciolto immediatamente il Consiglio. Di seguito le dichiarazioni di voto.
Dichiarazioni di voto favorevoli alla mozione di sfiducia
Cosimato, De Simone, Notari, Siniscalco, Coppola Negri, Maranzano, Moscatiello, Ingino, Ladalardo, Landi.
Dichiarazioni di voto sfavorevoli alla mozione di sfiducia
Genovese, Rocco, Melchiorre, Pasquile, Barrella.
Dopo aver ascoltato gli interventi dei consiglieri è intervenuto il sindaco Valiante: “Oggi sono molto sereno, pur nella considerazione assoluta delle ragioni di tutti i consiglieri, perché rispondo delle mie azioni, del mio operato politico, alla mia coscienza e alla comunità. A 97 giorni dal voto, persone che prima si sono fronteggiate, hanno scelto poi di fare fronte comune per porre fine alla consiliatura. Sono oggetto di questa mozione perché attualmente non ho la maggioranza. Questo perché quando 5 anni fa, di questi tempi, si scontravano all’interno della compagine delle personalità nessuna intesa fu possibile. Arrivarono ad un compromesso e scelsero me come candidato. Non sono un tagliatore di teste, ho sempre lavorato per l’inclusione, per il recupero delle persone, ho sempre pensato alla squadra e su quei “no” si sono creati i primi dissapori. Io pago questi rancori, inimicizie storiche. Sfiduciare a 97 giorni dalla fine della consiliatura rappresenta un atto di irresponsabilità rispetto alle opere ancora in corso di realizzazione: il contratto Erp nelle frazioni, asilo nido Antessano, riqualificazione e efficentamento alloggi popolari, campetto Caposarangnano, impianti condotte fognarie, la città della medicina. Io spero che il commissario e il nuovo sindaco possano portare a compimento queste opere. Mi atterrò alla decisione del consiglio, ovviamente diremo ai cittadini quello che è accaduto sperando di capire da voi quali sono i programmi elettorali e i progetti alternativi al nostro e vi farò pervenire una pubblicazione del nostro programma elettorale 2014-2019 con i cinque libri di quanto realizzato per verificare se abbiamo risposto o meno con il lavoro alle aspettative della città”.
Cade l’amministrazione Valiante , oramai era in piedi da circa un anno mediante cambi di casacca ed incarichi di comodo per mantenere intatta una maggioranza inesistente.
L’amministrazione Valiante nei primi anni era partita con tanti presupposti ed azioni importanti e di impatto , ma il tutto è andato tragicamente svinendo e portando l’amministrazione a concentrarsi più sui comunicati stampa che sui problemi reali del territorio , infatti alti sono stati i casi di microcriminalità, l’assenza di politiche per lo sviluppo del commercio oramai ai minimi storici , ed anche in politiche strutturali lungimiranti per attirare nuove realtà imprenditoriali, il tutto creando barriere verso coloro che non facevano parte del gruppo politico o del gruppo dei soliti noti. Negli ultimi anni l’allarme è stato più volte dato dal Presidente di Pmi Imprese Italia Flavio Boccia , che come voce fuori dal coro ha criticato molto le modalità di gestione dell’amministrazione comunale di Baronissi nonostante il suo supporto gratuito a supporto della stessa, infatti grazie ad un suo consiglio il Comune di Baronissi si è iscritto al Patto dei Sindaci elemento essenziale per poter accedere direttamente a Fondi Diretti Europei, opportunità che secondo l’associazione ha prodotto l’unico beneficio di essere ospitati ogni anno a spese della Comunità Europea , invece di cercare di attirare risorse europee come quella a totale fondo perduto per l’illuminazione pubblica , che ha visto invece vincolare il Comune ad una Esco con un contratto almeno ventennale , dove giustamente la società essendo privata ha i suoi ricavi. Tante sono state le scelte sbagliate dovute ad un unico modo di ragionare estraniando persone che con il loro consiglio gratuito potevano portare soluzioni alternative migliorative. Dichiara Flavio Boccia ” sono deluso in quanto pensavo che questa amministrazione appena nata potesse dare molto , mi sono allontanato da quando ho subito un accesso alla mia banca dati non autorizzato dove è aperto un fascicolo per tale modalità illegale , ed il mio più grande rammarico che l’amministrazione pur informata dei fatti , da me interpellata non abbia fatto niente, spero nella giustizia che proceda al più presto” . L’associazione Pmi Imprese Italia si augura che le nuove elezioni portino al governo cittadino persone non legate alle proprie velleità personali ma che pensino realmente a ricostruire un capoluogo oramai fermo da anni.