Conclusa la quinta edizione del Premio “Peppe Natella” a 35 anni dalla realizzazione di una rassegna teatrale che resiste nel tempo e che ogni anno propone interessanti novità non solo teatrali, ma performance artistiche, musicali , reading di poesia e canto al Festival dei Barbuti a Salerno. Protagonista della serata del 22 agosto è stato il maestro Michele Placido, interprete di grandi personaggi del teatro, della televisione e del cinema, attore e regista al tempo stesso, uno dei più grandi mattatori del teatro italiano. “Premio Peppe Natella 2020 a Michele Placido, attore e regista teatrale capace di interpretare al meglio ruoli cinematografici, teatrali e televisivi, garantendo sempre al pubblico una notevole qualità scenica. Il suo nome figura già nell’albo d’oro del Teatro dei Barbuti per la presenza in cartellone e rimane legato a Peppe Natella da una proficua collaborazione professionale”.
Questa la motivazione del Premio Natella 2020 , opera unica e originale in ceramica del Maestro Nello Ferrigno( patron della “Bottega San Lazzaro”), da parte di Chiara Natella a nome della storica famiglia Natella, che da sempre sostiene questa importante manifestazione salernitana. Commosso e sinceramente felice l’artista pugliese è andato in scena con “Serata d’onore”, affiancato dai musicisti Gianluigi Esposito e Antonio Saturno . Uno spettacolo magistrale, un recital tra il racconto e il dialogo tra artista e spettatori. Michele Placido ha interpretato con la sua arte sempre più coinvolgente, poesie e monologhi di Dante, Neruda, Montale, D’Annunzio , Salvatore Di Giacomo, Raffaele Viviani, Eduardo De Filippo accompagnato in un armonico viaggio poetico musicale dalla voce di Gianluigi Esposito e la chitarra di un virtuosissimo Antonio Saturno. Il repertorio delle più belle canzoni classiche napoletane di sempre ha coinvolto il pubblico in un abbraccio collettivo, nonostante le distanze previste dalle regole dello spettacolo attuali, come avvolto nelle pagine di un immenso ed infinito libro denso di poesia, musica e teatro, in una coralità perduta , tra suono e silenzio a volte assordante di un ascolto dell’anima.
Sono stati loro, i due giovani musicisti di Angri l’autentica novità anche inaspettata di questa” Serata d’onore”, che da 150 serate in tournée per l’Italia, scoperti dal Maestro Placido e da ben sette anni con lui , li ha resi inseparabili. Nel ricevere il premio “Peppe Natella , Michele Placido ha ricordato le riprese nei vicoli della città di Salerno di“Assunta Spina” , ispirato dalle suggestioni di questa città , offrendo all’amministrazione comunale e la presenza in sala dell’Assessore alla Cultura Antonia Willburger, spunti organizzativi interessanti per il futuro salernitano , dal Festival della Poesia ai concerti natalizi dedicati a S. Alfonso Maria de Liguori.
Certo qualcuno potrebbe commentare che ciò è stato già realizzato in passato, ma poi? Finito tutto? Lasciato al ricordo e alla memoria storica di questa città che non sempre mantiene una continuità con le iniziative culturale, anzi a volte le limita e per sempre. Occorre sicuramente tenacia e costanza pur rigenerando e reinventando ciò che maggiormente risponde alla richiesta dei cittadini, ma sapendo coglierne suggerimenti e idee che il pubblico gradisce e apprezza in quell’applauso finale e accorato come ieri sera, ai Barbuti, a Salerno, sotto un cielo stellato, in una standing ovation quasi universale.
Gilda Ricci