Le autorità europee mettono nel mirino le banche e le assicurazioni che favoriscono il collocamento dei prodotti di casa a discapito di un adeguato servizio di consulenza finanziaria verso la clientela finale.
Secondo quanto comunicato dalla Consob, il Joint Committee of the European Supervisory Authorities (composto da Esma, Eba ed Eiopa) ha pubblicato lo scorso 31 luglio 2014 una dichiarazione con la quale richiama l’attenzione degli enti creditizi e delle imprese di assicurazione sugli obblighi e sulle regole di condotta che devono essere rispettati in caso di collocamento (a) di prodotti di propria emissione ovvero (b) di prodotti emessi da società del gruppo con finalità di patrimonializzazione (c.d. self-placement).
Nel dettaglio il documento sottolinea la necessità di evitare che in casi del genere gli intermediari adottino, di fatto, condotte tese a privilegiare le proprie esigenze a scapito degli interessi dei clienti.
Non solo. Il documento pubblicato dalle tre autorità di vigilanza europee ribadisce con forza la necessità che banche e assicurazioni rispettino le norme che disciplinano la prestazione dei servizi di investimento, “insieme (a) alle conseguenti valutazioni di adeguatezza/appropriatezza degli investimenti (ivi inclusa la necessità di adottare misure per un efficace controllo e contenimento del rischio di concentrazione), nonché (b) alle regole in tema di politiche retributive e conflitti di interesse” spiega la Consob che ricorda anche il documento a firma Esma, diffuso sempre il 31 luglio, e dedicato ai rischi specifici legati ai Contingent Convertible instruments (CoCos), prodotti generalmente distribuiti da intermediari bancari anche a fini di patrimonializzazione.