É proprio l’efficienza energetica il pilastro indispensabile per tagliare le emissioni di gas climalteranti e ridurre i consumi finali
di energia attraverso l’implementazione di misure che, oltretutto, sono economicamente più vantaggiose rispetto a qualunque altra
soluzione.
Ma secondo Avvenia, leader nazionale nel settore della White Economy, l’Europa ed in particolare l’Italia stanno sfruttando poco questa opportunità per cambiare in meglio e salvare il Pianeta. Eppure basterebbe solo la volontà e una politica che favorisca questa rivoluzione energetica.
Cinque anni per cambiare, in meglio. Per alcuni l’obiettivo che l’Unione Europea si è prefissa in materia di energia e ambiente è ambizioso, per
altri è ancora insufficiente per rispondere alle emergenze che dovremo fronteggiare nel corso dei prossimi anni.
Di certo il 2020 non è poi così tanto lontano e con esso la scadenza degli obiettivi europei dell’aumento del 20% dell’efficienza energetica e della
riduzione del 20% dei gas a effetto serra. «Ma per centrare gli obiettivi nell’ambito dell’efficientamento energetico l’Unione Europea dovrà mettere in atto ulteriori strumenti concreti che permettano di proseguire nella rivoluzione energetica» commentano gli esperti di Avvenia leader nazionale nel settore della White Economy e dell’efficienza energetica, secondo i quali l’Italia e l’Europa nel suo insieme sono in ritardo.
Ad alimentare il dibattito è proprio Avvenia che sottolinea quanto oggi si renda indispensabile non tanto l’introduzione di nuovi incentivi per sostenere il comparto quanto piuttosto l’implementazione di una sostanziale omogeneità delle politiche energetiche su scala europea.
«L’Unione Europea -sostengono gli esperti di Avvenia- dovrebbe preoccuparsi della stabilizzazione delle politiche energetiche nazionali,
offrendo così agli imprenditori di ogni settore la possibilità di prendere decisioni informate sugli investimenti».
«Ora serve solo la volontà e una politica che favorisca questa “rivoluzione energetica” e per ottenere questo dobbiamo riuscire a sensibilizzare i media e l’opinione pubblica sulla drammatica importanza dell’efficienza energetica nelle strategie economiche e di sicurezza nazionali a cui tutti i Paesi dell’Unione Europea oggi lavorano.
In Italia, ad esempio, nonostante proprio qui sia nata l’iniziativa in termini di incentivi sul risparmio energetico, vi è una situazione di vacanza normativa che a pochi e ben posizionati player è utile, ma che a tutti gli altri operatori del settore e soprattutto alla società nel suo insieme e all’ambiente certamente non lo è» spiega l’ingegner Giovanni Campaniello, fondatore e amministratore unico di Avvenia, che ha sempre dimostrato una particolare attenzione all’ambiente.
Creata nel 2001 con l’intento di fornire una risposta significativa per affrontare e risolvere in modo consapevole e sostenibile le problematiche legate all’efficienza energetica, Avvenia è in concreto è un partner per il cammino verso la razionalizzazione dei consumi ed al raggiungimento degli obiettivi 2020. Per ottemperare alle nuove Diagnosi Energetiche Obbligatorie (DEO), ad esempio, la «Struttura
Energetica Aziendale», l’ultima delle esclusive metodologie di analisi firmata Avvenia, consente alle aziende e gli enti pubblici di conoscere in ogni dettaglio i propri processi produttivi e porre in essere i meccanismi di innovazione tecnologica più adeguati per aumentare
l’efficienza e la produttività in ogni specifico settore.