Si è tenuto a Salerno il 6 aprile presso il salone Bottiglieri di Palazzo Sant’Agostino, sede della Provincia di Salerno, un importante convegno dal titolo “Autonomia differenziata, quali rischi per il Sud”. Il convegno, organizzato dal Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle di Salerno, mirava ad esplorare e discutere il controverso progetto di legge sull’Autonomia Differenziata regionale, promosso dall’attuale governo guidato da Giorgia Meloni, che è ora in fase avanzata di valutazione. Ampio e qualificato il contributo dei relatori: la Senatrice Anna Bilotti, la Coordinatrice provinciale del Movimento 5 Stelle Salerno, Virginia Villani, il Consigliere Provinciale PSI Pasquale Sorrentino, il Consigliere Regionale Michele Cammarano, il Senatore Francesco Castiello, il Professore di Diritto Costituzionale Massimo Villone e l’ex Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, con Nicola Provenza, ex Deputato del Movimento 5 Stelle, nel ruolo di moderatore.
Nicola Provenza, nel suo ruolo di moderatore, ha introdotto il convegno evidenziando la rilevanza del tema non solo in termini politici ma anche per la coesione sociale del Paese. Ha inoltre espresso apprezzamento per l’accoglienza fornita dalla Provincia di Salerno, sottolineando l’importanza di un dialogo aperto e costruttivo.
Pasquale Sorrentino ha preso la parola per riflettere sulla complessità dell’Autonomia Differenziata, descrivendola come una sfida che interpella direttamente la responsabilità civica e politica. Ha messo in evidenza come la provincia abbia adottato politiche volte a una crescita edilizia sostenibile e rispettosa dell’ambiente, un esempio di come le responsabilità locali possano influenzare positivamente il contesto più ampio.
Virginia Villani ha poi preso la parola, sottolineando l’importanza vitale del dibattito sull’Autonomia Differenziata per il territorio salernitano e per il Sud in generale. Ha criticato il disegno di legge per i rischi che rappresenta, invitando a una riflessione collettiva sulla necessità di preservare i valori democratici e la coesione territoriale.
Francesco Castiello ha analizzato le implicazioni costituzionali dell’Autonomia Differenziata, mettendo in guardia contro le potenziali minacce all’equilibrio istituzionale e ai principi di solidarietà che sono alla base della Costituzione italiana.
Massimo Villone ha evidenziato la necessità di una resistenza popolare e di una mobilitazione democratica per contrastare il progetto di legge, che rischia di frammentare il Paese e di compromettere l’integrità costituzionale.
Infine, Roberto Fico ha chiuso il convegno con un appello appassionato all’impegno politico e civico, sottolineando la necessità di utilizzare la politica come strumento di cambiamento e difesa dei valori di equità e solidarietà. Ha descritto l’Autonomia Differenziata come una politica che minaccia di sradicare i diritti e le opportunità, specialmente nel Sud, e ha invocato una maggiore consapevolezza e attivismo per affrontare queste sfide.
Il convegno di Salerno ha quindi offerto una piattaforma per un dibattito approfondito e critico sull’Autonomia Differenziata, evidenziando le preoccupazioni e le sfide che questa riforma comporta per il Sud e per l’intero Paese.