“Gent.mo Sig. Sindaco, da cittadino e da consigliere comunale Le rappresento la delusione e l’amarezza della Comunità salernitana per la inspiegabile ed incredibile chiusura dell’Auditorium, inaugurato in pompa magna nel 2018 e mai aperto al pubblico”. Così il consigliere comunale e capogruppo di Oltre Donato Pessolano in una missiva indirizzata al primo cittadino di Salerno Vincenzo Napoli evidenzia il perdurare della chiusura dell’auditorium di via De Renzi, che si protrae da tempo ed inspiegabilmente, disattendendo gli impegni assunti in consiglio da parte del sindaco. “Eppure, durante una seduta del Consiglio comunale di qualche mese addietro, vi fu l’orientamento unanime (compreso il Suo) di affidare la struttura al Conservatorio G. Martucci di Salerno, attesa la richiesta dei massimi vertici dell’Accademia musicale salernitana – continua Pessolano – Da sette anni questa struttura, per la quale sono stati investiti più di 10 milioni di euro (risorse dei cittadini salernitani) è inutilizzata. Con il passare del tempo, inoltre, tende a deteriorarsi. Gli impianti presenti nell’auditorium, tecnologicamente moto sofisticati, divengono, con il passare tempo, sempre più obsoleti e inadatti ad assolvere la loro funzione. Un danno rilevante non solo per migliaia di studenti del Conservatorio, ma anche sotto l’aspetto erariale. Da più fonti informative emerge che in questi sette anni il comune non abbia effettuato alcuna manutenzione ordinaria e che occorrono diversi interventi sia impiantistici che edili per poterlo far funzionale nel rispetto della normativa vigente. E’ vergognoso ed indecoroso che una struttura con circa 350 posti ed altre sale resti inutilizzata, attesa la grave carenza di spazi pubblici nella nostra città. Il danno non è solo erariale, ma soprattutto etico: questa situazione mortifica le istanze culturali della nostra Comunità. La politica – quella sana e non clientelare – dovrebbe mobilizzarsi subito di fronte a tale situazione, ma ancora una volta la Sua amministrazione sta dando prova di un disinteresse assoluto verso il bene pubblico”. “In questo caso non si tratta di incapacità, ma si registra una palese ed inequivocabile mancanza di volontà. Forse qualcuno da Napoli ha posto il veto? – conclude – Le preannuncio che nel caso in cui questa inerzia del tutto ingiustificata ed immotivata dovesse persistere non esiterò a porre in essere tutte quelle azioni (aanche di carattere giudiziario e contabile) che competono ad un consigliere comunale nella sua funzione di tutela degli interessi dei cittadini”.