“Forti della nostra identità, attraverso il lavoro, costruttori di speranza in Italia e in Europa” è il tema del XIII Congresso Provinciale del Movimento Cristiano Lavoratori che si è tenuto, sabato mattina, nella Sala Genovesi della Camera di Commercio di Salerno, ricordato dalla Presidente Provinciale MCL, l’avvocato Maria Rosaria Pilla, che nella sua relazione ha ricordato che ogni anno, da circa dieci anni, tra i 25000 e i 30000 giovani universitari si spostano dalle regioni del Mezzogiorno al centro nord: “Nell’anno accademico 2016 – 2017 uno studente su quattro è andato a studiare nelle università del centro nord. Le famiglie hanno speso 126 milioni di euro per sostenerli. L’emigrazione studentesca causa una perdita annua di consumi pubblici e privati di circa 3 miliardi di euro e se si calcola che la parte prevalente degli studenti emigrati non ritorna nelle regioni di origine le conseguenze sfavorevoli sono ancora più gravi, sia per le potenzialità di sviluppo di queste aree, sia per il depauperamento del capitale umano”. L’avvocato Pilla ha sottolineato l’importanza di contrastare la precarietà del lavoro e tutte le forme di sfruttamento:” Ognuno deve fare la propria parte per creare condizioni di sviluppo”. Per la Presidente Provinciale MCL sono necessarie politiche che valorizzino il ruolo della famiglia: ” Famiglia che svolge un ruolo importante nella cura dei soggetti deboli della società e che deve essere sostenuta da un welfare più sussidiario”.
Padre Alessandro Ricciardi, parroco della Chiesa della Sacra Famiglia di Roma , ha parlato del senso cristiano del lavoro:” Fa parte dell’essere naturale dell’uomo che collabora con Dio che ci insegna la bellezza e la grandezza del lavoro”. Il professor Giuseppe Acocella, Ordinario di Teoria Generale del Diritto all’Università Federico II di Napoli ha spiegato com’è cambiata l’etica del lavoro:” La centralità del lavoro oggi è messa in discussione: dal lavoratore siamo passarti all’essere umano come consumatore. Ciò che conta è quello che consumi, non quello che produci. Se non c’è etica del lavoro la società si frantuma”. Il professor Acocella ha parlato anche di assistenzialismo e dell’etica del lavoro che si regge sull’etica dello studio:” Quando hai in onore lo studio hai anche in onore il lavoro. Se non studi non puoi avere un posto nel mondo”. Il Segretario Provinciale della CISL di Salerno, Gerardo Ceres, ha spiegato che:” E’ necessario che la politica e le organizzazioni di rappresentanza si facciano carico, in termini di responsabilità e di azione, nell’offrire strumenti per aiutare le persone: bisogna creare lavoro per uscire dalle condizioni di difficoltà”. A portare i saluti del Presidente Nazionale dell’MCL, Carlo Costalli, è stato il Componente della Presidenza Nazionale MCL, Sergio Silvani, che ha ricordato che il Movimento Cristiano Lavoratori mette sempre al centro: “Il lavoro, perché non dobbiamo far scappare i nostri giovani all’estero; la famiglia, che in questi anni di crisi ha rappresentato l’unico grande ammortizzatore sociale, e l’Unione Europea, una realtà con cui dobbiamo convivere per reggere, in Italia, la globalizzazione”. Sono intervenuti per un saluto, gli Onorevoli Tino Iannuzzi e Guido Milanese; il Presidente del Consiglio Comunale Alessandro Ferrara; il Presidente Nazionale di ConfUnisco, Giovanni Cafaro e il Direttore dell’Ufficio Problemi Sociali e del Lavoro dell’Arcidiocesi salernitana Antonio Memoli. Dopo gli interventi di alcuni Delegati e Presidenti dei Circoli, definiti dall’avvocato Pilla” Sentinelle attente del nostro territorio”, sono state effettuate le elezioni del nuovo Consiglio Provinciale MCL: Presidente Maria Rosaria Pilla; Vice Presidente Massimo Staglioli; Vice Presidente Vicario Laura Marmai, Segretario Gaetano Gioia, Amministratore Raffaele Stromillo. Consiglieri: Niccolò Verde, Luigi Gambaro, Giancarlo Fausto, Giusy Conforti, Giovanni Catapano, Giovanni Coppola, Sabato Vivone, Carolina Guadagno e Jessica Astarita. A impreziosire il congresso sono state le arpiste del Liceo Alfano I, Martina Landi e Valentina Milite, e il Maestro Armando Elia che ha cantato l’Inno di Mameli.
Aniello Palumbo