Attivisti e Attiviste di Salerno Animal Save e Salerno Climate Save chiedono il sostegno al Plant Based Treaty fuori Palazzo di Città.

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Questa mattina, dalle ore 10:00, gli attivisti e le attiviste di Salerno Animal Save e Salerno Climate Save si sono recati presso Palazzo di Città per il lancio globale della campagna Plant Based Treaty.

Ringraziamo la candidata Sindaca Elisabetta Barone che è stata con noi durante tutto il corso dell’evento in segno di supporto.

 

Ha inoltre partecipato alla manifestazione la candidata Alessia Cuccurullo a nome della lista Salerno di Tutti partecipando attivamente alla manifestazione e tenendo uno dei nostri cartelli.

Alcune attiviste hanno incontrato l’Assesore all’Ambiente Angelo Caramanno all’interno del Municipio per consegnare la lettera di richiesta di adesione al trattato insieme ai 14 punti di intervento suggeriti per sostenere l’iniziativa. L’Assessore ha risposto che valuterà il documento con l’amministrazione comunale.

Le attiviste e gli attivisti delle organizzazioni no-profit incontreranno domani mattina  il candidato Sindaco Michele Sarno per presentare ufficialmente la campagna internazionale.

La campagna Plant Based Treaty è progettata per mettere i sistemi di produzione alimentare in prima linea nella lotta contro la crisi climatico-ecologica. Ispirandosi al popolare Fossil Fuel Treaty, il Plant Based Treaty mira a fermare il diffuso degrado degli ecosistemi causato dall’industria animale e a promuovere una trasformazione del sistema di produzione alimentare in un sistema etico, sostenibile e giusto per ogni specie vivente. Stiamo esortando scienziati, individui, gruppi, organizzazioni, accademie, aziende e città ad appoggiare questa chiamata urgente all’azione e a fare pressione sui governi nazionali per negoziare un trattato internazionale basato sulla transizione ad un sistema di produzione alimentare completamente vegetale.

 

Le Tre Richieste

Come complemento all’accordo di Parigi / UNFCCC, vogliamo sollecitare i governi a negoziare un trattato globale che includa i seguenti tre principi.

ABBANDONARE – No ad ulteriori cambi di utilizzo delle terre, distruzione degli ecosistemi e deforestazione ai fini dell’industria zootecnica e della pesca

RIDIREZIONARE – Transizione attiva dai sistemi di produzione alimentare basati sull’uso di animali a sistemi di produzione alimentari a base vegetale

RIPRISTINARE – Ripristino degli ecosistemi e riforestazione della Terra

 

Un numero sempre più crescente di scienziati chiede un’azione urgente per affrontare l’elefante (o meglio – la mucca) nella stanza: l’industria animale e l’urgenza di trasformare radicalmente i nostri sistemi alimentari. Anche se tutte le emissioni provenienti dai combustibili fossili del mondo finissero oggi, non saremmo ancora in grado di limitare l’aumento delle temperature a 1,5 gradi Celsius sopra i livelli preindustriali, tutto questo anche a causa del notevole impatto che l’industria animale ha sulle risorse e sull’integrità degli ecosistemi, a causa dell’inquinamento e delle emissioni che genera, e a causa dell’eccessivo utilizzo delle terre da parte di tale industria.

Gli scienziati di una serie di organizzazioni, istituzioni accademiche ed enti di ricerca stanno, in modo coerente e sicuro, concludendo che un’alimentazione ricca di alimenti a base vegetale, in contrasto con quelli di origine animale, è una chiave importante per ripristinare la salute del pianeta e quella umana, così come per raggiungere gli obiettivi critici di mitigazione del cambiamento climatico come quelli stabiliti nell’Accordo di Parigi.

Abbiamo urgente bisogno di agire ora basandoci sulla scienza che è a nostra disposizione, e cercando di riunire l’intera società.

 

Di seguito i 14 interventi per sostenere Plant Based Treaty:

 

  1. Dichiarare l’emergenza climatica.

  2. Appoggiare il Plant Based Treaty per incoraggiare i governi nazionali a negoziare soluzioni orientate alla produzione a base vegetale per combattere la crisi climatica.

  3. Studiare e adottare soluzioni a base vegetale nel piano d’azione per l’emergenza climatica della città.

  4. Organizzare eventi istituzionali con cibi locali e a base vegetale per dimostrare l’impegno a mitigare il riscaldamento globale.

  5. Incoraggiare i ristoranti locali ad aggiungere opzioni a base vegetale e fornire sconti.

  6. Promuovere l’uso di alimenti a base vegetale alle feste cittadine e altri eventi pubblici.

  7. Impegnarsi a ordinare pasti a base vegetale durante riunioni e conferenze per dimostrare la reale preoccupazione verso l’emergenza climatica.

  8. Promuovere la transizione a base vegetale alla mensa di lavoro e stabilire una

tempistica per raggiungere obiettivi significativi.

  1. Promuovere la transizione negli asili, nelle case di riposo e in altri posti che sono sotto la giurisdizione della città.

  2. Stanziare fondi per il materiale pubblicitario che informi i cittadini sui dati relativi il il consumo di cibo a base vegetale e il suo ruolo cruciale nella risoluzione della crisi climatica.

  3. Creare una campagna informativa all’interno delle istituzioni pubbliche per sensibilizzare sulla questione dell’emergenza climatica e le azioni necessarie

  4. Investire in orti comunitari e mercati contadini per aiutare a migliorare l’accesso al cibo sano e ai prodotti freschi e creare il coinvolgimento e la connettività della comunità.

  5. Piantare alberi in città per far abbassare la temperatura nei giorni estivi, fornire un habitat alla fauna selvatica e ridurre la produzione di gas serra. I frutteti e gli alberi della città possono fornire frutta sana e fresca ai residenti.

  6. Impegnarsi a rendere frutta e verdura fresca accessibili e convenienti laddove le opzioni alimentari sane sono limitate o inesistenti a causa dell’assenza di negozi di alimentari e mercati agricoli a distanze ravvicinate.