Si è tenuta ieri ad Atrani l’inaugurazione del Centro Sociale Comunale per anziani, nato allo scopo di favorire l’aggregazione e la socialità tra i cittadini.
Presso la sede ubicata al piano terra del plesso scolastico E. Proto iscritti, membri delle associazioni locali, comitati, gruppi e semplici cittadini hanno potuto celebrare la nascita di un nuovo punto d’incontro, destinato a diventare un riferimento importante per il piccolo borgo costiero.
Presenti il Sindaco e l’intera Amministrazione comunale, l’occasione è stata propizia per ribadire la volontà di incentivare la convivenza tra le persone, perseguita attraverso la promozione di ogni iniziativa volta allo sviluppo del senso civico e delle relazioni tra gli appartenenti alla comunità, e la soddisfazioneper il riscontro, in termini di partecipazione, che l’iniziativa ha riscosso.
Finora il Centro ha raggiunto quota 63 iscritti, un numero destinato a crescere di pari passo con le iniziative messe in campo.
Il Centro potrà infatti portare avanti in autonomia, interfacciandosi con l’Amministrazione, progetti di prevenzione e promozione sociale, culturali, socio-assistenziali, sportive, ricreative, turistiche, di progettazione, informative ed offrire servizi di natura istituzionale a favore della collettività.
Inoltre, il nuovo regolamento istituisce una sorta di “scambio” tra gli iscritti e la comunità: ognuno di loro si impegna a donare due ore al mese del proprio tempo (che diventa una per le donne e gli over 63) da impiegare in attività connesse al settore politiche sociali e per progetti specifici.
La rendicontazione delle ore sarà tenuta dal Portavoce, che avrà anche la responsabilità di interloquire direttamente con l’Amministrazione, formulare proposte migliorative, vigilare sul corretto comportamento degli iscritti e
verificare scopi e attività del Centro.
Ad esercitare questa funzione è stato chiamato, quasi con un plebiscito di voti da parte degli iscritti, Giuseppe Cavaliere, un grintoso cittadino di 94 anni; sicuramente, con il suo contagioso entusiasmo, sarà in grado di coinvolgere e spronar tutti i soci, anche i più giovani, operando anche nel senso di un fecondo scambio generazionale di cui nel borgo più piccolo d’Italia c’è assoluto bisogno