Nella giornata di ieri, lunedí 15 ottobre, l’associazione Salerno 1943 è intervenuta nel corso della presentazione del “Club”, rivista italo inglese il cui ultimo numero è stato dedicato ai “Soldati del Re”.
L’evento si è tenuto presso la residenza ufficiale dell’Ambasciatore britannico in Italia, la splendida villa Wolkonsky, con accesso su invito. Tra gli interlocutori presenti, il presidente del Parlamento Europeo, dott. Antonio Tajani, e l’Ambasciatrice, S.E. Jill Morris.
L’Associazione, a margine di un dibattito sulla Brexit, in virtù della sua collaborazione con il Ministero della Difesa britannico, ha illustrato ai presenti l’ attività di ricerca che, da ben dieci anni, svolge sul territorio salernitano. Al termine dell’evento sono stati donati -all’Ambasciatrice ed al Presidente del Parlamento Europeo- i miseri resti di due uniformi britanniche.
Il dott. Tajani, profondamente colpito dal dono ricevuto, ha espresso la volontà di collocarlo presso il grande museo dell’Unione Europea sito a Bruxelles in modo che, l’attività dell’associazione Salerno 1943, possa essere apprezzata anche nella “casa della storia europea”.
Commossa ed emozionata anche l’Ambasciatrice che, già in occasione dei funerali dei giovani Blackham e Rose, aveva conosciuto i membri dell’Associazione Salerno 1943.
“Una soddisfazione che ci spinge a fare sempre di più. Gli attestati di stima delle massime autorità presenti all’evento ci rendono sí felici, ma non distolgono l’attenzione dalla nostra intensa attività”, le parole del presidente Luigi Fortunato.
Ed, in effetti, negli ultimi mesi, l’Associazione Salerno 1943 ha collaborato incessantemente con il Ministero della Difesa britannico per risolvere i problemi burocratici e per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie affinchè, nelle prossime settimane, possano essere esperiti -sugli ultimi due ritrovamenti (i resti di due soldati appunto britannici)- gli esami strumentali atti al riconoscimento degli stessi.
Profonda gratitudine anche dal dott. Adam Kovács, ambasciatore d’Ungheria, che -ben presto- inizierà un lavoro sulla falsa riga di quello svolto dall’Associazione Salerno 1943.