La cardiomiopatia post-ischemica associata ad insufficienza mitralica funzionale rappresenta, in termini di mortalità, morbilità e bassa aspettativa di vita a distanza, una delle peggiori patologie Cardiochirurgiche. L’intervento tradizionale di by-pass aorto-coronarico e riparazione della valvola mitrale è, infatti, gravato da un rischio procedurale di tre/quattro volte maggiore rispetto ad un intervento tradizionale.
L’UOC di Cardiochirurgia d’Urgenza dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, nell’intento di ridurre questa elevata mortalità chirurgica, ha ipotizzato l’utilizzo di un sistema di assistenza ventricolare sinistra già in uso clinico in ambito cardiologico, ma mai utilizzato, fino ad ora, come supporto perioperatorio, ovvero come aiuto della funzione cardiaca già durante la correzione chirurgica e durante le prime fasi del percorso assistenziale di stabilizzazione clinica in terapia intensiva post-cardiochirurgica. Naturalmente parliamo di un approccio riservato ad una chirurgia estremamente complessa, ed è stato effettuato, per la prima volta in assoluto, presso l’UOC di cardiochirurgia d’Urgenza del Plesso Ruggi. Nell’ultimo mese, infatti, sono stati operati con l’ausilio di questa tecnologia, tre pazienti affetti dalla gravissima forma di cardiopatia descritta. Nell’Unità di Cardiologia Interventistica è stato impiantato il device, poi i pazienti sono stati condotti nelle sale operatorie dove l’’equipe guidata dal dottor Severino Iesu ha eseguito la terapia chirurgica del caso. La procedura è stata un successo per tutti i pazienti che, ora, sono in fase avanzata di convalescenza.
Questi casi, per quanto si è a conoscenza, rappresentano la prima esperienza mondiale di utilizzo di un sistema di assistenza meccanica come adiuvante della correzione chirurgica di pazienti affetti da questa patologia. Ora si procederà a redigere adeguato protocollo operativo per ampliare il numero di pazienti complessi o inoperabili che, così diventeranno, invece, candidabili ad intervento chirurgico. Un grande esempio, questo, di come ideazione continua ed innovazione clinica rappresentino il patrimonio fondativo della Scuola Medica salernitana e di come continuino a guidare la pratica professionale dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno.