Dopo le proteste dello scorso luglio che hanno visto tre mamme di Nocera Superiore e Inferiore e gli attivisti della Casa del Popolo Cohiba incontrarsi, unirsi nella rivendicazione e ottenere lo sblocco di 5 mensilità di assegni di cura arretrati, ci risiamo!
Ad oggi, sono già due le mensilità arretrate, più una mensilità di gennaio che sembra essersi persa nel buco nero della burocrazia che rende la vita impossibile a chi già fa enorme fatica a gestire la quotidianità di malattie invalidanti e irreversibili.
Nelle scorse settimane abbiamo sentito e incontrato l’Assessore ai Servizi Sociali e l’Assistente Sociale di Nocera Inferiore (Comune Capofila del Piano di Zona S1) per capire quale fosse l’impedimento all’erogazione degli assegni di cura. Dopo aver ottenuto rassicurazioni sull’imminente pagamento degli arretrati, ci troviamo oggi, a 20 giorni dall’ultimo incontro, a dover chiedere ancora: dove sono i soldi che spettano di diritto a circa 70 famiglie con ragazze e ragazzi disabili?
E’ VERGOGNOSO! INACCETTABILE!
Queste persone non ricevono neppure l’assistenza domiciliare prevista in alternativa agli assegni di cura! Queste famiglie sono state lasciate completamente sole, non hanno più soldi per pagare di tasca propria gli operatori che li aiutano ad assistere i loro figli 24 ore su 24. E tutto questo è ancora più grave se si pensa che alle difficoltà di ogni giorno si aggiunge anche il peso dell’emergenza socio-sanitaria legata al Covid-19.
Come Potere al Popolo Agro Nocerino – Sarnese crediamo che la gestione degli assegni di cura non possa essere lasciata al Piano di Zona perché è fallimentare! Rispetto a questo c’è un’enorme responsabilità politica di tutte le amministrazioni facenti parte del Piano di Zona che non vogliono affrontare il problema e nel migliore dei casi scaricano le responsabilità sul Comune capofila, lavandosene completamente le mani.
Noi crediamo, invece, che sia possibile e realizzabile in poco tempo un altro modello di gestione che preveda la costituzione di un’Azienda Speciale Consortile che si occupi di tutti i servizi socio assistenziali e socio sanitari di competenza, proprio come quelle già esistenti nei Comuni limitrofi di Pagani e Sarno, in cui questi problemi legati al ritardo dei pagamenti non si verificano più.
Cosa aspettano i Comuni del Piano di Zona S1 cioè di Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Roccapiemonte e Castel San Giorgio? Perché non si vuole risolvere definitivamente questo problema?