Il teatro è vita. Così come i sacrifici. Sintetizziamo in questo modo, a circa due mesi dalla conclusione della quarta edizione della rassegna teatrale “Aspettando i Barbuti”, la nota di Antonello De Rosa e Pasquale Petrosino: rispettivamente Direttore artistico e Direttore organizzativo della manifestazione.
“In qualità di Direttore artistico e Direttore organizzativo della quinta edizione di Aspettando i Barbuti non eravamo a conoscenza del contributo erogato dal comune di Salerno. Non abbiamo percepito un euro e gli artisti presenti (Pino Strabioli, Lalla Esposito, Giò Di Sarno e Rino Di Martino) hanno accettato l’invito esclusivamente per il rapporto di stima ed amicizia che li lega ad Antonello De Rosa e Pasquale Petrosino. C’è da sottolineare un aspetto importante che riguarda proprio gli artisti, a cui è stata offerta la sola percentuale sugli incassi: quando si legge che il contributo è stato effettivamente erogato, il Direttore artistico di una manifestazione è tenuto a fornire delle spiegazioni. Si tratta di disonestà professionale e non è accettabile che si possa organizzare una manifestazione puntando solo su sacrifici altrui. In questo modo, purtroppo, è posta in cattiva luce anche la nostra professionalità. Era necessario programmare in modo diverso. In tal modo si sarebbero evitate queste figure, soprattutto con chi è venuto a Salerno per stima nei nostri confronti. Certo, il contributo del comune arriverà nel tempo ma non essendoci disponibilità economica sin dal primo momento avremmo evitato di invitare determinati ospiti alla rassegna. Gli stessi artisti potrebbero pensare che il Direttore artistico ed il Direttore organizzativo abbiano intascato una somma, ma fortunatamente non è accaduto”.