Il crepuscolo della sera del XIX secolo si profila con le cannonate del generale Bava Beccaris a Milano e con l’assassinio di Re Umberto I a Monza. Si rilevano eventi nella politica interna di indubbia instabilità che si traducono in scontri parlamentari tra Sonnino e Giolitti.
Il primo Novecento è fortemente segnato dalle lotte dei lavoratori. Malgrado tutto però Napoli vive anche un momento d’oro, specie in ambito artistico. Mentre i caffè concerto e i palcoscenici partenopei fanno la cronaca degli avvenimenti al fronte, si afferma l’arte e la sartoria di Napoli.
La sartoria maschile del capoluogo campano, a seguito dell’Unità d’Italia e nei primi decenni del Novecento appunto raggiunse un periodo di grande splendore, col contributo di svariate aziende di rilievo, riuscì ad imporsi sulla scena internazionale. Il livello di qualità acquisito consentì addirittura la nascita del “genere partenopeo”.
La famiglia Argenio, fra le altre, è la massima espressione del successo della moda di Napoli dei primi anni del secolo scorso. Oggi Salvatore Argenio, classe 1951, è un maturo e distinto signore che ha preso in moglie Annamaria Pisapia; è nato e vive a Napoli; è un raffinato artista del mezzogiorno che opera da tempo nel campo della moda.
E’ una tradizione quella della moda che il signor Salvatore porta addosso sin dall’età dell’infanzia. Proprio sua nonna, infatti, agli arbori del XX secolo, gestiva una sartoria per signore a Napoli, in via Tasso. Argenio oggi, infatti, rappresenta per la sartoria partenopea un significativo punto di riferimento.
E’ garanzia di tessuti pregiati, di un tweed rigorosamente inglese o di un pregiatissimo cashmere. Da lunga data, fra l’altro, già abile specialista in tessuti femminili, punta sull’uomo “trasformandosi in ambasciatore della sartorialità attraverso una linea di abbigliamento che porta il suo nome”.
La produzione Argenio per l’uomo è sobria e raffinata, rispondente alle più recenti tendenze della moda. Questi oggi rappresenta con favore l’arte della sartoria del capoluogo. La sua opera riveste una specialissima originalità: mentre è intrisa di tendenza stilistico-moderna richiama il vissuto remoto di Napoli, in speciale considerazione al periodo borbonico. Il tutto è severamente e puntualmente realizzato a mano.
La notorietà di Argenio ovviamente da anni, come risaputo, sconfina la penisola. Dimostrazione del successo internazionale di questa pregievole sartoria di Napoli, fra l’altro, sono le lettere di ringraziamento del Principe Juans Carlos, di Hillary Clinton e dei rappresentanti della Casa Borbone.
La linea Argenio si costituisce fondamentalmente di un duplice indirizzo: classico e moderno. La linea ideata per l’uomo classico risponde alle molitiplicate esigenze maschili volte alla ricerca del dettaglio e delle rifiniture, si realizza legando la qualità inglese al gusto e all’estro napoletano. La linea borbonica, ci riferisce Arsenio, si costituisce di una ricca collezione di gemelli da polso raffiguranti stemmi e icone della Real Casa dei Borbone. Spicca la cura del particolare della fattura e la nota storica dettagliata del significato del fregio. Seguono poi splendidi foulards in pura seta dal design ispirato alle origini aritstocratiche del 1700 e del 1800 partenopeo. Si assommano a questi le pregiatissime cravatte in pura seta realizzate a mano e raffiguranti icone, stemmi e rappresentazioni dell’antica dinastia borbonica.
A questi si legano elegantissimi orologi disegnati e brevettati da Argenio, opera di pregievole fattura; recano lo stemma del Regno delle due Sicilie. La ditta Delta, su disegno Argenio, realizza poi la penna “Carlo III”. Non da meno risultano le sciarpe in lana-seta con stemmi, gigli borbonici e le rappresentazioni della flotta navale della Real Marina napoletana.
Ecco, questo e altro ancora, traccia il profilo Argenio, uno stilista identitario il quale è convinto che oggi, in questa contesualità socio-culturale, per il progetto identitario non vi può essere omologazione di stile in quanto tale disegno progettuale è la rappresentazione di un’idea che diviene stile. Argenio è stilista identitario poichè con l’arte della sartoria porta avanti una sua convinzione, una sua vera battaglia, il riscatto del Sud con la sua produzione. Argenio è un’artista sognatore.
Gli piace immaginare la sua Napoli quale grande capitale del passato. Napoli dovrà rappresentarsi motore della rinascita del Sud. Il riscatto del mezzogiorno ripartirà da Napoli. Oggi ci piace considerare Argenio come abile artista e fine sognatore che, grazie all’amore per la sua terra, con maestria, oggi indossa la storia e veste con uno stile inconfondibile tutta la sua clientela. In sintesi, per concludere, vogliamo ricordarlo come testimonianza preziosa di espressione artistica e fine dicitore del felice remoto passato partenopeo.
Emilio La Greca Romano