La Giunta comunale di Castellabate nella seduta di giovedì 18 giugno ha deliberato di proporre opposizione al Tar contro il decreto del Ministro dell’Ambiente dello scorso 9 aprile, con cui è stato approvato il regolamento di esecuzione e organizzazione dell’area marina protetta di Santa Maria di Castellabate.
«Il regolamento approvato dal Ministero fin dalla stesura non è stato mai condiviso né con il Comune né con le categorie interessate – spiega il sindaco Costabile Spinelli – Inoltre, in sede di commissione di riserva, non sono state recepite per nulla le osservazioni formulate dall’Amministrazione comunale. È gravissimo che non si sia tenuto conto delle peculiarità del territorio né delle esigenze legate al contesto economico e turistico. L’eventuale attuazione di un siffatto regolamento produrrà gravi danni alla nostra economia, in quanto le principali e vitali attività lavorative sono esercitate proprio nella pesca e nel campo turistico. Non si può passare così sulla testa dei territori e delle persone che producono economia all’interno di essi».
L’istituzione dell’Area marina protetta, in questo modo, diventa un paradosso in un Comune che fa dello sviluppo ecosostenibile uno degli obiettivi primari. «Dovrebbe essere un’ulteriore opportunità di crescita e di slancio turistico per il nostro Comune – prosegue il primo cittadino – Invece la burocrazia con i paraocchi rischia di penalizzarci, perché intende limitare fortemente le attività consentite nell’Area marina protetta. Già a inizio giugno ho scritto formale protesta al Ministro dell’Ambiente con riserva di dare mandato ad un legale per impugnare il provvedimento. A fronte del silenzio del Ministro e d’intesa con gli operatori locali, ci rivolgeremo alla giustizia amministrativa».