Il 30 settembre, alle ore 11,00, presso la chiesa” Santa Maria a mare” Salerno apre le porte e diventa realtà la Scuola Bulgara Domenicale grazie alla collaborazione della Presidente del ”
Centro Bulgaro Italiano Culturale” Kalina Belcheva .
La scuola di cultura e lingua bulgara “Assen e Ilia Peikov” nasce a Roma nel 2014 in seguito al
desiderio di un gruppo di genitori entusiasti di insegnare ai loro figli la propria lingua,le tradizioni e la cultura d’origine. “
La scuola, una delle circa quattrocento nel mondo, è riconosciuta e finanziata dal Ministero della Pubblica Istruzione bulgara.
Scopo della stessa è quello di insegnare la lingua bulgara in modo da mantenere le radici del Paese d’origine nei bambini nati da matrimoni misti o figli di immigrati in modo di evitare eventuali problemi di reinserimento nelle scuole bulgare in caso frequente di ritorno delle famiglie in Bulgaria.
Essa viene gestita ed amministrata dall’associazione culturale, senza scopo di lucro, “Paralel 43” che si occupa fra l’altro dell’organizzazione di incontri e seminari, della pubblicazione on-line di un giornale, stesura di libri e documentari che riguardano la storia, l’arte e la cultura che uniscono la Bulgaria, l’Italia ed il Vaticano ed in particolare nel recupero delle testimonianze artistiche e culturali qui conservate.
Nel 2015 è stata creata una filiale a Nettuno, mentre nel 2016 la scuola incrementa la sua
presenza con una filiale anche a Ladispoli. Così la struttura didattica “Assen e Ilia Peikov” diventa la più grande e importante scuola di lingua bulgara in Italia.
Nel 2016 la scuola è stata nominata “Scuola Innovativa” per mezzo del film documentario
“L’istruzione nella Tracia – provincia romana”. Il film è stato girato nel Museo del libro antico a
Tivoli, situato nella Villa Adriana dove i bambini avevano la possibilità di “toccare la storia con le mani”.
Un anno dopo la scuola è stata premiata con il Premio speciale al festival internazionale giovanile di Varna “Arlecchino” per il film “I ponti del tempo”, dedicato ai primi libri bulgari stampati proprio in Italia nel cinquecento.
Il valore aggiunto di questa iniziativa va specialmente individuato anche nell’offerta di un luogo
confortevole per le famiglie bulgaro-italiane nel quale ritrovare il senso della comunità.
La politica scolastica continua a guardare oltre gli schemi tradizionali, cercando di trovare sempre dei metodi nuovi per attrarre altri bambini e ragazzi, coinvolgendoli in attività didattiche che li aiuteranno a crescere e diventare futuri cittadini creativi e responsabili.
Ci auguriamo che anche a Salerno la Scuola divenga fulcro di conoscenza e di sociale aggregazione.