dall’ufficio stampa dell’Anpar riceviamo e pubblichiamo.
Sulla mediazione civile forse farebbero meglio a stare zitti. Pur di mantenere posizioni specifiche e personali, sulla mediazione civile, si dicono cose inesatte e non rispondenti a quanto previsto dalla Legge.
Il presidente dell’ANPAR (associazione nazionale per l’arbitrato e la conciliazione), dott. Giovanni Pecoraro, ha chiesto chiarimenti con invito a rettificare al C.N.F. su quanto riportato nella circolare n. 6-2014 inviata a tutti gli avvocati e chiedendo contemporaneamente a quei “giornaletti di parte” che non hanno verificato l’esattezza del contenuto, che pur avvisati, non hanno provveduto a rettificare l’errata notizia. Con la circolare citata il C.N.F. suggerisce agli avvocati ” mediatori di diritto” un percorso formativo di aggiornamento non conforme alla Legge.
Perche è un’altra bufala? Perchè a differenza di quanto dichiarato nella circolare, il D.M. 180/2010 recita: a) le ore di formazione per l’aggiornamento biennale previste dall’art. 18 comma 2° lett g) sono minimo 18 e non 15 o 16 come riportato nella circolare; b) “l’adeguata competenza” si acquisisce con la frequentazione di un corso base minimo di 50 ore, con una prova di valutazione teorico pratica per ciascun corso di 4 ore. Al corso base si aggiungono i successivi aggiornamenti biennali e il tirocinio, del quale nella circolare non è fatto riferimento alcuno.
“Una circolare che suscita sconcerto e sorpresa – dice Pecoraro – ora capisco perchè la giustizia non è scienza giusta. e perchè alcuni “giornaletti” invece di informare corrattamente i lettori fanno da cassa di risonanza mantenendo posizioni estremamente di parte.