Anna Pirozzi, Virtuosi di Sansevero, Carmina Burana, gli ultimi fuochi del Ravello Festival

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Debutto da standing ovation al Ravello Festival per Anna Pirozzi che ha reso omaggio, al genio di Giacomo Puccini e all’intera opera italiana nel terzultimo appuntamento di questa 72esima edizione.

Sul Belvedere di Villa Rufolo, nonostante qualche goccia di pioggia abbia ritardato l’inizio del concerto, la Pirozzi reduce dalla Turandot al 70esimo Festival Puccini, si è presentata al folto pubblico della Città della musica accompagnata dalla pianista Elda Laro e dal Quartetto Lirico Italiano con Mirela Lico e Leonard Simaku al violino, Luca Pozza alla viola e Livia Rotondi al violoncello. 90 minuti nei quali il filo conduttore è stato il repertorio che la Pirozzi ha fatto suo in tanti anni di carriera. Un omaggio all’opera italiana con spazio a Donizetti e Rossini inseriti tra Verdi e Puccini e impreziosito con delle arie mai eseguite dal soprano come Addio mio dolce amor, da Edgar e Donde lieta uscì da La Bohème. A far da intermezzi per dare respiro alla sempre più incantevole voce della Pirozzi la Parafrasi dal Rigoletto di Verdi, la Sinfonia del Don Pasquale di Donizetti e l’Intermezzo di Manon Lescaut e il Preludio del Terzo atto di Edgar di Puccini. Grande l’apprezzamento del pubblico che ha tributo ad Anna Pirozzi e ai musicisti una meritata standing ovation. I’ te vurria vasà e Dicitencello vuje i due bis concessi nel sentito omaggio finale a Napoli e alla canzone napoletana. (ph f.trocino)

Quarto ed ultimo appuntamento del cartellone della 72esima edizione del Ravello Festival nella Sala dei Cavalieri di Villa Rufolo con protagonisti il trio composto da Riccardo Zamuner, Ludovica Rana e Giuliano Mazzoccante. La formazione, espressione dell’ensemble “I virtuosi di Sansevero”, nato da un’idea dello stesso Zamuner che ha riunito alcuni tra i più talentuosi allievi di strumenti ad arco dell’Accademia Stauffer di Cremona, dell’Accademia Nazionale di alto perfezionamento di Santa Cecilia e di altre importanti Accademie Internazionali, a Ravello ha eseguito due pagine a mezzadria tra classicismo e romanticismo: il Trio op.1 n.3 di Beethoven e il Trio op.49 di Mendelssohn. Esecuzione brillante per i tre giovani talenti che hanno dato sfoggio di grande tecnica e intesa. Applausi calorosi del pubblico della Città della musica al quale Zamuner, Rana e Mazzoccante hanno concesso come bis la Primavera di Piazzolla. Piccola curiosità, tra la prima e la seconda parte del programma è stato chiamato da Mazzoccante sul palco uno spettatore, conosciuto nel pomeriggio, che si è prestato con grande disponibilità al ruolo di voltapagine. Ospite a Ravello, l’ex musicista Jonathan Yim, ha impreziosito con un’esperienza singolare il suo soggiorno. Anche per lui meritati applausi. (m.gargiulo)

Sono stati due mesi intensi di musica quelli vissuti in questa 72esima edizione del Ravello Festival. Due mesi nei quali sono state coinvolte e valorizzate in maniera decisa e preponderante le eccellenze territoriali in un cartellone, curato da Maurizio Pietrantonio, che ha unito il patrimonio musicale e culturale della Campania a personalità di spicco della scena musicale e artistica internazionale.

Tutti gli appuntamenti fin qui proposti: 5 concerti sinfonici, 6 cameristici, 1 evento tra musica e parola, 1 evento jazz, oltre quelli speciali con protagonisti Roberto Bolle e Fiorella Mannoia hanno registrato quasi tutti il sold out con grande apprezzamento di critica e grande attesa è riservata per l’evento di chiusura.

L’ultimo atto del Festival è in programma domenica 25 agosto (ore 20) sul Belvedere di Villa Rufolo con un capolavoro senza tempo: i Carmina Burana di Carl Orff.

I Carmina Burana sono tra le pagine di musica classica più conosciute dal grande pubblico, l’apertura trionfale dell’opera con l’epico coro di O Fortuna ha ispirato una vasta gamma di opere artistiche, dalle performance teatrali e coreografiche alle colonne sonore di film e pubblicità. A far rivivere questa musica di straordinario coinvolgimento, adottata in numerosi contesti, diventando un simbolo universale di passione e vitalità, le voci del soprano Maria Sardaryan, del tenore Levy Sekgapane e del baritono Markus Werba che saranno sul palco con l’Orchestra Filarmonica G.Verdi di Salerno al gran completo e con i cori del Teatro guidati da Marco Ozbic e da Silvana Noschese quello delle voci bianche.

Sul podio il Maestro spagnolo Jordi Bernàcer di ritorno a Ravello dopo la conduzione del Concerto all’alba del 2020. Bernàcer sostituisce, per sopraggiunti motivi di salute, il Maestro Michele Spotti.

Ringrazio ancora una volta la Governance della Fondazione per la fiducia conferitami nell’affidarmi la responsabilità della programmazione del Ravello Festival 2024 in circostanze notoriamente difficili – dice il Direttore generale Pietrantonio – e sono molto felice di aver potuto contribuire, con l’appassionato e qualificato sostegno dei collaboratori tutti della Fondazione, alla realizzazione di questa edizione che, malgrado il limitato budget disponibile e il contesto d’iniziale incertezza, mi auguro sia stata comunque all’altezza della grande tradizione del Ravello Festival”.

Ricordiamo che la Fondazione Ravello promuove la musica tra i giovani under 25 mettendo a disposizione biglietti a tariffa agevolata (10 euro) per tutti gli eventi.

Il Ravello Festival è sostenuto dalla Regione Campania e dal MiC. www.ravellofestival.com | Tel. 089 858422 | boxoffice@ravellofestival.com

 

Domenica 25 agosto
Belvedere di Villa Rufolo, ore 20.00
Maria Sardaryan, soprano
Levy Sekgapane, tenore
Markus Werba, baritono
Coro del Teatro dell’Opera di Salerno
Maestro del coro Marco Ozbic
Coro delle voci bianche del Teatro G. Verdi di Salerno
Maestro del coro Silvana Noschese
Orchestra Filarmonica G. Verdi di Salerno
Direttore Jordi Bernàcer
Posto unico € 50

Programma
       Carl Orff 
Carmina Burana per soli, coro e orchestra