Angela Merkel e la “sua” Europa. Un personaggio amato ed odiato che pone sempre più la Germania nel ruolo di leading power nello scacchiere europeo. Nel libro di Beatrice Benocci, l’analisi storica, scritta con lo stile chiaro e diretto del giornalista, di una nazione che è passata da stato totalitario a paese vinto, da membro della comunità europea e atlantica a paese nuovamente unito, che ha vinto una scommessa economica di riunificazione difficile, diventando ora espressione di un modello culturale condivisibile a livello globale.
Venerdì 16 giugno alle ore 18,30, alla Feltrinelli di Salerno, verrà presentato il libro di Beatrice Benocci “La Germania necessaria” (ed.Franco Angeli); interviene il professor Antonio Donno, professore ordinario di Storia delle Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell’Università del Salento. Modera l’incontro Antonio Dura, direttore di Puracultura.
Beatrice Benocci
Beatrice Benocci, giornalista, è dottore di ricerca in Storia delle Relazioni Internazionali. Per diversi anni ha collaborato con il Dipartimento di Studi Storici della Facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” dell’Università di Firenze diretto dal Prof. Ennio Di Nolfo. Dal 2004 collabora con le Cattedre di Storia Contemporanea e Storia delle Relazioni Internazionali del Prof. Luigino Rossi dell’Università di Salerno, a cui si è aggiunta più recentemente anche la collaborazione con la Cattedra di Sociologia dell’Europa del Prof. Massimo Pendenza.
E’ membro del Centro Studi Europei e del relativo Modulo Jean Monnet, del Centro di Ricerca sul conflitto in Età Contemporanea e dell’Osservatorio Memoria e Legalità dell’Università di Salerno. Tra i suoi volumi: La grande illusione. La questione tedesca dal 1953 al 1963 (1998); Due presidenti e un’occasione mancata. Kennedy, Kruscev e la fine della guerra fredda (2010). Tra i saggi più recenti: Risorgimento e Mezzogiorno nella stampa tedesca (2014); Le aspettative italiane e il commercio con l’Est europeo tra malumori americani e profferte sovietiche, 1957-1960 (2015); Tedeschi, europeisti nonostante tutto (2015); La questione tedesca e il ruolo delle chiese (2016); Helping Hungarians (2016).
Antonio Donno
Antonio Donno è stato professore ordinario di Storia delle Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell’Università del Salento. E’ stato docente della stessa materia nella laurea magistralis della Facoltà di Scienze Politiche della LUISS “G. Carli” di Roma e coordinatore scientifico del Dottorato di Ricerca in Storia delle Relazioni e delle Organizzazioni internazionali dell’Università del Salento. Membro del comitato scientifico di “Nuova Storia Contemporanea”, “Clio”, “Ri. Me” e “Grotius” e del comitato di redazione di “Africana”, è autore di numerose monografie, tra cui: In nome della libertà. Conservatorismo americano e guerra fredda (2004); Barry Goldwater: valori americani e lotta al comunismo (2008); (con Giuliano Iurlano) Nixon, Kissinger e il Medio Oriente, 1969-1973 (2010); Una relazione speciale. Stati Uniti e Israele dal 1948 al 2009 (2013). Sempre con Giuliana Iurlano sta per dare alle stampe una monografia sulla rivoluzione americana e la prima politica estera degli Stati Uniti, compresa la guerra anglo-americana del 1812-1815.