Anffas ha spento oggi 64 candeline e nel compiere il gesto simbolico ha espresso di riflesso il desiderio di puntare tutto sui giovani, l’inclusione e le pari opportunità.
Nel giorno del compleanno dalla fondazione dell’Associazione e della XV Giornata nazionale delle disabilità intellettive e disturbi del neuro-sviluppo, promossa sull’intero territorio nazionale, si è svolta oggi l’iniziativa “Anffas Day – Porte aperte all’inclusione sociale” per diffondere un messaggio che affermi i princìpi e i diritti civili, umani e sociali sanciti dalla Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità (CRPD).
Una giornata speciale al centro dell’evento online, su piattaforma Zoom e Facebook, “Convenzione Onu e disabilità: il punto di vista dei giovani in Anffas”, organizzato dai componenti, con e senza disabilità, della Consulta giovani dell’associazione che ha ottenuto il patrocinio della Camera dei deputati nonché la ri-conferma della preziosa presenza nel corso dei lavori del Ministro per le Disabilità, Sen. Erika Stefani. A chiudere i lavori l’intervento del Presidente Nazionale di Anffas Roberto Speziale.
Alle nuove generazioni il compito di attivare un nuovo percorso attraverso la propria forza creativa e il senso di adattamento al cambiamento, per dare vita a quelle innovazioni necessarie per proseguire quanto finora è stato fatto, non solo per Anffas, ma per tutto il “terzo settore” , ha dichiarato questa mattina il Vice presidente nazionale di Anffas, nonché coordinatore regionale Salvatore Parisi, proprio mentre era in corso l’evento on line, dove si sono susseguiti interventi e testimonianze di diversi gruppi partecipanti ai vari progetti del “terzo settore”. Tra loro anche Alessandro Parisi, salernitano, referente nazionale progetto Anffas Giovani nel Terzo Settore che ha rimarcato la necessità di una nuova visione di futuro per una trasformazione sociale con le nuove generazioni.
“La pandemia ha innescato una crisi economica e una discontinuità molto intensa, rappresentando un fattore di accelerazione dei processi di passaggio generazionale. Il 2022 è stato proclamato dalla Commissione europea Anno europeo dei giovani con la finalità di celebrare i giovani, sostenerli e coinvolgerli in una prospettiva post-pandemica.
Il progetto Anffas Giovani – ha dichiarato Alessandro Parisi– è un percorso che parte da molto lontano, dal 2015, quando il presidente nazionale e tutto il consiglio direttivo, in un incontro tenutasi a Salerno, decisero di lanciare questa sfida e di credere in un percorso complesso, innovativo e ambizioso, considerando che nel Terzo settore ci sono migliaia di giovani che, ogni giorno, con un lavoro costante e improntato alla solidarietà, creano nuove forme di partecipazione e sperimentano modelli di sviluppo alternativi.
Il progetto, infatti, punta a ricercare giovani, con e senza disabilità, che hanno voglia di confrontarsi gli uni con gli altri per cominciare a costruire una nuova visione di futuro per una trasformazione sociale, un percorso attraverso il quale i giovani possono acquisire alte competenze sui temi di principale interesse associativo da poter spendere sia a livello di governance degli enti aderenti alla rete Anffas che nei servizi dagli stessi gestiti”.
La giornata odierna è stata l’occasione per il Vice presidente nazionale di Anffas, nonché coordinatore regionale Salvatore Parisi, di confermare l’impegno nei confronti dei profughi ucraini con disabilità.
“Tante Anffas di tutta Italia, avendo case alloggio stanno già accogliendo persone, con fragilità o senza, ma si sta ragionando in modo più ampio anche con il Forum del Terzo Settore nazionale, su come l’associazionismo può essere protagonista in questa emergenza. Noi come Fondazione Anffas Salerno Giovanni Caressa Onlus- ha dichiarato Salvatore Parisi– siamo pronti a fare la nostra parte, per venire incontro alle esigenze delle persone con disabilità in emergenza”.