Ancora una volta abbiamo trovato un bufalino sulla spiaggia di Paestum in stato di decomposizione, sulla stessa spiaggia dove abbiamo già trovato diversi bufalini morti nel corso degli ultimi due anni.
Anche se ci troviamo di fronte ad un atto illegale (il bufalino non è stato portato al mattatoio, ma gettato nel fiume probabilmente per ridurre i costi di abbattimento), questa è la chiara dimostrazione delle continue tragedie, abusi e uccisioni che avvengono all’interno degli allevamenti di bufale per produrre la rinomata mozzarella di bufala campana.
I bufalini maschi sono una scarto, un costo, non sono merce da sfruttare per guadagni economici, quindi vengono uccisi o fatti morire di fame e gettati come spazzatura.
Oltre alle uccisioni e alla riduzione ad oggetti di essere viventi senzienti, queste produzioni sono altamenti inquinanti sia nella gestione legale dell’attività, sia come in questo caso di deturpazione delle aree naturali.
Gli attivisti e le attiviste di Salerno Animal Save e Salerno Climate Save, di fronte a queste immagini, chiedono l’urgente necessità di convertire gli allevamenti di bufale in attività produttive etiche e sostenibili.