Singolare protesta, presso la casa circondariale di SALERNO, di un detenuto che ha ieri posto in essere una manifestazione di protesta. Come spiega Tiziana Guacci, segretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, “un detenuto noto per essersi reso protagonista di numerosi eventi critici e condotte turbative dell’ordine e la sicurezza interne al reparto, nella giornata di ieri si rifiutava di rientrare nella propria cella e permaneva all’interno della saletta ricreativa della VI sezione. Nonostante i tentativi del personale di Polizia in servizio, volti a persuadere il detenuto a rientrare in cella, l’uomo ha opposto una forte resistenza passiva. Solo dopo numerosi tentativi, gli Agenti sono riusciti a riportare il detenuto nella propria cella. Nel corso delle operazioni un’unità di personale è rimasta ferita ed è stata trasportata al vicino ospedale dal 118, gli altri hanno riportato notevoli escoriazioni”.
“Sono stati momento di grande tensione, gestiti al meglio dal direttore e dal Personale in servizio di Polizia Penitenziaria”, evidenzia il Segretario Generale Donato Capece, che torna a denunciare l’invivibilità delle carceri della Campania ed annuncia il sit-in di protesta organizzato dal SAPPE.
Martedì 3 ottobre, dalle 9.30, il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria sarà in piazza a manifestare a Napoli, in via Nuova Poggioreale, davanti agli uffici del Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, per denunciare e chiedere soluzioni concrete alle gravi criticità del Personale che lavora nei vari penitenziari della Campania: “Siamo stufi di una Amministrazione penitenziaria, di uno Stato, che si ‘cala le braghe’ di fronte ai detenuti violenti anziché punirli severamente”, denuncia Capece che ‘punta il dito’ sull’immobilismo del provveditore penitenziario campano Lucia Castellano: “Servono risposte ferme e immediate contro questi delinquenti. La verità è che a nessuno frega niente delle donne e degli uomini della polizia penitenziaria che, in Campania come in ogni altra regione e provincia d’Italia, buttano letteralmente il sangue nelle sezioni detentive e non sono minimamente considerati da parte di questa Amministrazione matrigna! Se l’amministrazione non assumerà precisi e impegni e non saranno intraprese reali iniziative volte ad apportare migliorie alle condizioni di lavoro del personale, saremo pronti a continuare proclamare lo sciopero bianco ed a bloccare le carceri regionali!”. In Campania, ricorda il SAPPE, sono stabilmente detenute oltre settemila persone, delle quali più di duemila solo nella Casa circondariale di Poggioreale.