Il “Giardino dei Giusti dell’Umanità”, sarà inaugurato domani mattina, alle ore 10,00, davanti all’Istituto Comprensivo “Gennaro Barra” di Via Lungomare Trieste, dal Sindaco Vincenzo Napoli e dal Presidente della “Fondazione Filiberto e Bianca Menna”, il giudice Claudio Tringali, che insieme alla Presidente dell’Associazione “Amici della Fondazione Menna”, la dottoressa Rosanna Belladonna, ha proposto all’Amministrazione Comunale di Salerno di celebrare la “Giornata europea in memoria dei Giusti dell’Umanità”:” E’ stata istituita nel dicembre 2017 per onorare tutti coloro che si sono distinti per proteggere e salvare le persone perseguitate da regimi totalitari per ragioni religiose, razziali, politiche. Si celebra il 6 marzo, ma noi per la coincidenza elettorale l’abbiamo spostata al 14 marzo” – ha spiegato il dottor Tringali – “la mattina inaugureremo il “Giardino dei Giusti dell’Umanità” e la sera, alle 20,30, presenteremo al “Teatro delle Arti”, il testo teatrale storico scritto da Carmen Piermatteo Gatto: ” SS45326 – La Gabbia di Vetro”, con la regia di Andrea Carraro, che sarà interpretato dalla compagnia teatrale amatoriale “Arena Historica” di cui faccio parte anch’io”. Il giudice Tringali interpreterà la parte di Moshe Landau, il Presidente della Corte di Gerusalemme, mentre gli altri interpreti saranno: Riccardo Notari, che interpreterà il ruolo di Adolf Eichmann; Arnaldo Franco sarà il Pubblico Ministero israeliano Gideon Hausner; i giudici a latere saranno interpretati da Massimo Musella e Mario Guarino; Mariella Pasca sarà la Segretaria di Ben Gurion; Rosanna Belladonna interpreterà la moglie del giudice Landau mentre la figlia Rebecca sarà interpretata da Francesca Maione; Marco Notari sarà il giornalista Paolo Venturi mentre l’avvocato difensore sarà Marcello Giani; i tre superstiti dell’Olocausto saranno Paola Ferrari, Luigi Tarabbo e Carlo Vigorito, mentre i tre sionisti saranno Andrea Franco, Antonio Carinici, e Lucia Montera Costabile; i testimoni saranno : Guglielmo Barela, Michele Di Filippo, Nunzio Di Filippo, Bruno Maione, e Vittorio Salemme. Il Giudice Moshe Bejski sarà interpretato dal regista Andrea Carraro. Il testo di Carmen Piermatteo ha per soggetto il processo, svoltosi nel 1961 a Gerusalemme, ad Adolf Eichmann:” Era il Tenente Colonnello delle SS , ideatore e pianificatore dei trasporti degli ebrei sui treni merci diretti ai campi di sterminio. Arrestato nel 1960, in Argentina, fu processato in Israele e condannato a morte per impiccagione” – ha spiegato la professoressa Piermatteo –“ Il processo ad Eichmann è importante perché è stato il primo processo mediatico della storia: per la prima volte una troupe televisiva americana è entrata nell’aula di un Tribunale e ha trasmesso in tutto il mondo le fasi del processo che ha consentito di far conoscere ciò che è stato l’Olocausto che si tendeva a nascondere e a dimenticare”. La professoressa Piermatteo, ha ricordato che il primo “Giardino dei Giusti”, nato nel 1962 a Gerusalemme, è dedicato ai Giusti tra le Nazioni:” Il promotore è stato Moshe Bejski. salvato da Oskar Schindler, che ha dedicato la sua vita a ricercare nel mondo i Giusti tra le Nazioni che sono oltre 20.000 di cui 295 italiani. Il Giardino dei Giusti si trova nel museo di Yad Vashem: lì, accanto alla memoria del male si conserva anche la memoria del bene”. Durante lo spettacolo teatrale è prevista la realizzazione di una performance artistica della pittrice Chicca Regalino. Durante il convegno di presentazione, svoltosi nella “Sala del Gonfalone” del Comune, moderato dalla dottoressa Carola Barbato, il Sindaco Vincenzo Napoli ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa del “Giardino dei Giusti”:” E’ un’azione simbolica potentissima: fa parte del nostro corredo di città libera, accogliente, pronta ad assumere le sue responsabilità per quanto riguarda i diritti civili, che non sono negoziabili, e i temi alti dell’umanità”. Il Presidente della Commissione Cultura del Comune di Salerno, il dottor Ermanno Guerra, ha ricordato chi sono i Giusti oggi:” Non sono i grandi eroi, ma coloro che sono protagonisti di azioni che meritano di essere sottolineate”. La Presidente dell’Associazione “Amici della Fondazione Menna”, la dottoressa Rosanna Belladonna ha ricordato gli obiettivi dell’associazione: ” Vogliamo diffondere la cultura, in tutte le sue sfaccettature, nella nostra città. Soprattutto tra i giovani”. Il “Giardino dei Giusti dell’Umanità” è stato progettato dal dottor Luciano Mauro, Direttore del “Giardino della Minerva”:” Ho voluto inserire delle piante di alloro, in latino: laurus nobilis aurea, simbolo di coraggio, di pace: i suoi rami venivano infatti intrecciati per creare corone da porre sul capo dei vincitori nei giochi pitici, nell’antica Grecia, e dei personaggi degni di riconoscimento e stima, la corona d’alloro costituiva quindi il massimo onore. Considerato che davanti alle scuole Barra, in una delle due aiuole simmetriche esiste già una pianta di ulivo, ho voluto accentuare questa simmetria , inserendo anche nell’altra aiuola una pianta di ulivo simbolo di Pace”.
Aniello Palumbo