Continua la contrazione del volume di compravendite nel settore residenziale in Campania. I valori tendenziali si configurano ancora una volta in campo negativo: -2,3% se si calcolano i territori delle intere province (media Italia -1%); -7,2% se si calcolano i dati dei soli capoluoghi (+1,8% media Italia). Ma all’interno del perimetro campano spiccano i dati di Salerno: +4,7% per l’intera provincia; +3,7% per il solo comune capoluogo. Questi dati si inseriscono nello scenario nazionale che evidenzia lievi segnali di ripresa nel secondo trimestre dell’anno in corso con una limitazione delle perdite. A livello complessivo (intere province e capoluoghi) la contrazione si attesta ad un solo punto percentuale, mentre nei comuni capoluogo si evidenzia un rialzo dell’1,8%.
I dati sono stati elaborati dal Centro Studi Ance Salerno sulla base del report trimestrale OMI (Osservatorio Mercato Immobiliare/Agenzia delle Entrate) pubblicato lo scorso 25 settembre.
In Campania le maggiori criticità si palesano – sempre dal punto di vista tendenziale, andando, cioè, a raffrontare i dati del II trimestre 2014 rispetto ai dati del II trimestre del 2013 – nel Sannio: nell’intera provincia di Benevento il mercato del residenziale ha subito una diminuzione del 13,2%; mentre nel comune capoluogo si arriva al -34,2%. Nel Casertano -10,8% per l’intera provincia e -9,2% per Caserta città. In Irpinia 0,4% per l’intera provincia e -6,7% nel comune capoluogo. Nel Napoletano -1,6% per l’intera provincia e -6,3% per il capoluogo.
“L’analisi di questi indicatori – sottolineano dal Centro Studi Ance Salerno – conferma che il mercato immobiliare in Campania sconta particolari problematiche relative all’incontro tra domanda ed offerta nelle aree dei capoluoghi: Benevento, Caserta, Napoli ed Avellino, sebbene con percentuali differenziate, non agganciano percorsi di ripresa e contribuiscono alla formazione del -7,2% regionale rispetto al +1,8% nazionale. Salerno, invece, con il +3,7% segnala – probabilmente per la composizione di un’offerta molto variegata dal punto di vista delle nuove costruzioni – una chiara inversione di tendenza rispetto al quadro campano e nazionale. La calmierizzazione dei prezzi nel capoluogo salernitano, in considerazione di uno stock di invenduto molto ampio, spiega l’inizio di una dinamica positiva”. “Va segnalato inoltre – aggiungono gli analisti di Ance Salerno – che nei territori provinciali di Salerno (più marcatamente, con il +4,7%) ed Avellino (con minore intensità, +0,4%) si è registrata una significativa controtendenza rispetto sia alla media Campania (-2,3%) che a quella nazionale (-1,0%). Più complessa la situazione inerente i comuni capoluogo in quanto la media regionale (-7,2%) accusa un ritardo percentuale di 9 punti rispetto a quella nazionale (+1,8%)”.
I trend per macroaree geografiche
Se si allarga lo sguardo – sempre nell’ambito del mercato residenziale – alle macroaree, arriva la conferma che la flessione delle compravendite di abitazione è concentrata prioritariamente al Sud: il calo, nel II trimestre 2014, è pari al -4,3%, mentre al Nord si registra il -0,3%. Discorso diverso per il Centro, dove le compravendite sono in crescita del +1,7% rispetto al II trimestre del 2013.
I dati dell’OMI ribadiscono, però, che rispetto all’omologo trimestre del 2004 (variazione II trimestre 2004/II trimestre 2014) la contrazione del mercato residenziale è elevata in tutte le aree, “con il volume degli scambi sostanzialmente dimezzato”.
Le compravendite in Italia (trend intersettoriali)
A livello complessivo nel II trimestre 2014 il mercato immobiliare ha fatto registrare un tasso tendenziale – riferito al totale delle compravendite – pari al -3,6%. L’OMI segnala che il dato positivo dello scorso trimestre (+1,6%) è da ricondurre agli effetti “della traslazione ai primi mesi del 2014 della stipula degli atti della compravendita, potendo in tal modo avvalersi del più vantaggioso regime delle imposte di registro, ipotecaria e catastale in vigore dal 1° gennaio 2014”. Il calo delle compravendite – confrontato con i tassi tendenziali nei trimestri precedenti al nuovo regime fiscale – risulta, in ogni caso, attenuato in tutti i settori.
Il commento del Presidente Ance Salerno Antonio Lombardi: “Incentivare ancora di piu’ mutui alle famiglie e soprattutto alle giovani coppie”
“Occorre incentivare – dichiara il Presidente di Ance Salerno Antonio Lombardi – ancora di più la ripresa dei mutui per l’acquisto di abitazioni. I segnali che arrivano da dati di fonte Abi vanno assolutamente accompagnati con comportamenti allo sportello coerenti con quanto si afferma a livello governativo. Dal punto di vista delle imprese la necessità di smaltire gli stock immobiliari invenduti è una delle priorità. Ma senza un disegno organico di politiche creditizie mirate alla domanda di acquisto di giovani coppie e di famiglie che continuano ad individuare nel mattone investimenti sicuri, non si riuscirà a rianimare la filiera dell’edilizia”. “Ancora una volta – continua Lombardi – siamo costretti a rilanciare un grido di allarme di fronte al persistere di comportamenti difformi nel territorio meridionale e campano rispetto a quanto accade in altre regioni d’Italia”. “E’ inaccettabile – conclude Lombardi – che mentre nelle regioni del Centro-Nord si applicano i protocolli per il sostegno al credito ad imprese e famiglie stipulati a livello nazionale, nei nostri territori, invece, persistono comportamenti che contraddicono impegni sottoscritti nelle massime sedi istituzionali e categoriali”.