Sostenibilità nella sua accezione più ampia, declinata attraverso linguaggi diversi e differenti cifre stilistiche. Questo il senso della seconda giornata di Verde Giffoni, rassegna organizzata dall’Ente Autonomo Giffoni Experience, co-finanziata dal Ministero della Cultura – Direzione Generale per il Cinema e dalla Regione Campania, con il sostegno del Comune di Giffoni Valle Piana, di Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) oltre che dei sette Consorzi di Filiera per la raccolta, il recupero e il riciclo degli Imballaggi in: acciaio (Ricrea), alluminio (CiAl), carta e cartone (Comieco), legno (Rilegno), plastica (Corepla), plastica biodegradabile e compostabile (Biorepack) e vetro (Coreve), in corso di svolgimento fino a sabato, 30 aprile.
Ambiente, bellezza, felicità: sono stati questi i temi affrontati da Francesca Michielin, cantautrice e polistrumentista e da Maura Gancitano, filosofa, entrambe ospiti della seconda giornata di Verde Giffoni.
Protagoniste del format Effetto terra- guida pratica per terrestri inconsapevoli di Sky Nature, una docuserie per indagare il tema dell’ecosostenibilità in diversi ambiti della nostra vita quotidiana, hanno raccontato la loro esperienza a tantissimi giovani provenienti da tutta Italia. “E’ la prima volta che sono a Giffoni e non nascondo di essere emozionato – ha detto Dino Vannini, head of Sky Nature – Il nostro è un canale giovane, nato proprio per ospitare contenuti legati all’ambiente. Non solo. Il gruppo segue il progetto Sky Zero per arrivare ad essere carbon zero entro il 2030. Quindi la nostra presenza qui è per così dire automatica”.
Tantissime le domande dei giovani partecipanti all’incontro, incuriositi da diversi aspetti, a partire dall’uso delle parole: “Le parole hanno un potere enorme, servono a riscrivere la realtà – ha chiarito Gancitano – Non rappresentano un’azione limitata nel tempo ma fanno parte di un percorso. Ecco perché ritengo che sia importante definire il cambiamento di stili e di abitudini anche attraverso le parole. E’ grazie alle parole che dovremo essere in grado di raccontare la sostenibilità”. Per Michielin, “più parliamo di queste tematiche, più riusciamo a creare consapevolezza. Ecco perché se impariamo a usare correttamente le parole iniziamo anche a pensare meglio. Bisognerebbe interrogarsi su quali sono le parole giuste e creare spazi di riflessione e di condivisione. Certo, può capitare che ci sentiamo frustrati perché l’ambiente è un qualcosa di enorme, ma non serve fare azioni straordinarie, basta partire da piccoli gesti del quotidiano: come laviamo i piatti o i denti, come ci strucchiamo, cosa mangiamo. La sostenibilità non è un macro tema distaccato dalla vita quotidiana”.
I cambiamenti alle volte possono spaventare. Per evitarlo basta leggerli nella prospettiva più giusta che è quella della comunità: “Non credo che la traduzione di eudaimonia sia felicità, piuttosto fioritura, un termine che usiamo io e Andrea Colamedici. La sensazione di essere in fioritura è bellissima purché non sfoci nel narcisismo o nell’autoreferenzialità – ha detto Gancitano – Non bisogna mai perdere di vista il bene comune, ma trovare soluzioni per rendere le persone felici e spingerle a migliorare il paese, abolendo le disuguaglianze economiche”. A Francesca Michielin i giffoner hanno poi chiesto come si fa a rendere green anche la musica. Presto detto: “Non uso la plastica dai tempi del mio ep di X Factor e ho sempre preferito il digipak – ha risposto – L’ideale sarebbe avere dei camerini plastic free. Poi ho l’abitudine di regalare sempre delle borracce al mio team e quando siamo in giro per l’Italia ne riscopriamo le tradizioni gastronomiche facendo attenzione a non fare sprechi di catering”. Non solo. Michielin ha ricordato come “usare troppo i social inquina tantissimo. Quindi quando non volete rispondere al vostro ex – ha detto scherzando – avete un’ottima ragione per farlo”.
Ma come si fa a trasformarsi in api, cioè in comunità operosa, come quelle del video di Effetto Terra che ha aperto l’incontro? “Superando il nostro antropocentrismo – ha chiarito Michielin – Ho scritto con i Maneskin una canzone, Stato di natura, che è un luogo dove si vive allo stato brado. Ora che siamo arrivati a un livello di super socializzazione siamo paradossalmente allo stato brado del pensiero. E dobbiamo necessariamente recuperare quella dimensione intima di comunità”.
Spazio, poi, agli ospiti musicali. A Verde Giffoni è stato il momento di Matteo Romano, conosciutissimo grazie a Tik Tok, è tra le rivelazioni dell’ultima edizione di Sanremo. A Verde Giffoni ha partecipato con uno showcase che ha portato una ventata di allegria nella sala Truffaut.
“L’ambiente è una tematica che sento molto mia – ha raccontato – Ed è giusto che la generazione che rappresento si faccia carico di questa problematica. Cerco, nel mio piccolo, di essere molto plastica. Credo che sia anche un fatto culturale perché fin dal liceo i nostri insegnanti ci hanno sensibilizzato su questo tema che rappresenta il nostro futuro e non è un caso se, rispetto al passato, ci sia maggiore attenzione per il green”.
La passione per la musica è nel suo Dna e nel 2018 e 2019 ha partecipato al concorso “Next Talent” vincendo il premio come miglior interprete. Il primo salto verso il successo c’è durante il primo lockdown, nel marzo 2020, quando inizia a pubblicare cover sui social network e sulla piattaforma di intrattenimento TikTok. Oltre alle cover pubblica anche un pezzo di “Concedimi”, brano che diventerà il suo primo inedito, regalandogli prima un disco d’Oro, poi un platino fino ad arrivare ad un doppio platino. Con il suo terzo inedito, “Testa e croce”, approda a Sanremo Giovani dove vince con “Virale”, scritto da lui, Dario Faini, Alessandro La Cava e Federico Rossi. “Il successo di Sanremo? – dice – Ci speravo e questa vittoria mi ha dato tanta consapevolezza anche rispetto a quello che sarà il mio percorso per il futuro. Mi si è aperto un nuovo mondo e mi sono più chiari gli obiettivi da raggiungere”.
Protagonista musicale della giornata anche Napoleone che porta in musica la saga di Vito Manzo, antieroe amalfitano, falegname con il sogno della musica. Già autore per diversi big della scena italiana, con il suo progetto solista Davide Napoleone ha conquistato l’airplay radiofonico a colpi di funk e tradizione partenopea, narrando la vita di un uomo così comune da sembrare specialissimo. Originale e sorprendente, ha conquistato la Sala Truffaut di Giffoni.