È stata archiviata con un grande e travolgente spettacolo di Renzo Arbore la XX edizione del Capodanno Bizantino, l’evento clou dell’estate amalfitana nel corso del quale l’antica repubblica marinara assegna il titolo di Magister in ricordo di una delle sue più gloriose pagine di storia. Dedicata al Mare in tutte le sue più suggestive sfaccettature, la ventesima edizione dell’evento ha regalato un susseguirsi di emozioni legate proprio alla marineria e ai suoi grandi uomini. Su tutti Gennaro Arma, “The brave captain”, il capitano della nave da crociera Diamond Princess duramente colpita dalla pandemia nello scorso febbraio e rimasta in quarantena nella baia di Yokohama con circa 700 contagi su 3700 persone appartenenti a 56 nazionalità diverse, nominato magister di civiltà Amalfitana martedì 1 settembre nel corso di una atmosfera insolita ma sentita celebrata all’interno della chiesa di San Salvatore de’ Birecto, dove un tempo venivano incoronati i Duchi della Repubblica.
Dal mare solcato da Arma a quello di Amalfi su cui si è esibito Renzo Arbore, il passo è stato breve. Ieri sera, a conclusione di questa straordinaria edizione del Capodanno Bizantino capace di regalare emozioni e spunti di riflessione, è andato in scena uno dei più bei concerti della carriera artistica di Arbore, mattatore di questa notte amalfitana di fine estate davanti a un pubblico di 650 persone tutte rigorosamente soggette alle misure anti-covid.
I grandi successi, le melodie intramontabili, tutte riarrangiate nel corso di questi anni, e quella straordinaria capacità di Arbore nel coinvolgere il pubblico, seppur nel rispetto delle prescrizioni, hanno regalato l’ennesima serata memorabile giunta a conclusione di un evento, il Capodanno Bizantino, che grazie alla formula vincente adottata nel 2012 si è accreditato come evento di cartello e di grande richiamo turistico.
Arbore, che ha regalato oltre tre ore di musica e di intermezzi spassosi e divertenti, ha dimostrato il suo forte attaccamento alla Costiera Amalfitana terra in cui da giovane con la sua famiglia veniva ogni anno per il precetto pasquale. Tra i suoi ricordi due figure importanti come Gaetano Afeltra e Luciano De Crescenzo a cui Arbore era assai legato.
“Abbiamo girato il mondo ma la Costiera Amalfitana resta uno dei posti più belli in assoluto” ha detto Arbore che alla fine del concerto è stato salutato sul palco dal sindaco di Amalfi, Daniele Milano, il quale ha portato al grande showman il saluto della città e del pubblico ringraziandolo poi per i tanti attestati di affetto verso questo lembo di terra elargiti a più riprese nel corso della serata.
“È stata un’edizione carica di significato e di emozioni ma anche di grande lavoro se si considera il periodo contingente legato ai protocolli anti-covid – spiega con soddisfazione l’assessore alla Cultura, Enza Cobalto – È stato un banco di prova superato brillantemente soprattutto per l’offerta messa in campo e per i nomi che l’hanno caratterizzata. A cominciare dal Magister di quest’anno, il capitano Gennaro Arma, persona di grande sensibilità e ampio spessore umano. E poi la grande mostra di William Kentridge all’Arsenale e il concerto finale di Renzo Arbore che si è svolto in un clima di grande partecipazione ma soprattutto di attenzione e di rispetto verso le misure previste dai decreti per il contenimento della pandemia. Insomma un’edizione del Capodanno Bizantino memorabile che affidiamo alla storia di questa città“.