Un nuovo straordinario appuntamento per “Amalfi D’Autore. Incontri letterari”. Con il suo potere evocativo, protagonista indiscussa sarà la ‘poesia’ venerdì 26 agosto alle ore 21 in Largo Duca Piccolomini. L’evento, promosso in sinergia tra il Comune di Amalfi guidato dal sindaco Daniele Milano e dal Centro di Cultura e Storia Amalfitana, è un omaggio a Corrado Calabrò, autore di “QUINTA DIMENSIONE. POESIE SCELTE 1958 – 2021”. Una personalità sfaccettata, quella di Calabrò, giurista, scrittore e poeta, già presidente dell’Agcom dal 2005 al 2012.
Un uomo di Stato al servizio della poesia, e allo stesso tempo un poeta cresciuto nel mondo della diplomazia e delle istituzioni. Nel suo ultimo lavoro, edito da Mondadori (2021), Calabrò è riconosciuto dalla critica come un grande poeta contemporaneo, con un’antologia di grande respiro culturale che si presenta come un testamento ideologico e spirituale della sua opera.
In Quinta Dimensione il mare, l’astrofisica e l’amore risultano gli elementi cardine intorno ai quali ruota il pensiero emozionale del poeta, tenuti insieme dall’energia che dà forma alla salda pronuncia del dettato, tra classico e sperimentazione, nella variabilità di forme che spaziano dal poemetto all’epigramma.
Una serata a più voci, a cui interverranno anche Carlo Di Lieto, Giuseppe Gargano, Giovanni Camelia, Lorenza Rocco, Fabia Baldi, Antonio Filippetti, con gli interventi musicali di Marcello Di Manna.
“È un onore poter ospitare Corrado Calabrò – sottolinea l’assessore alla Cultura Enza Cobalto – Una figura di grande spessore culturale, per anni Grand commis di Stato, magistrato, innovatore, intellettuale di altissimo profilo prestato alla politica, ma soprattutto “figlio del mare”, cresciuto in una casa che dava sulla costa di Bocale, sullo Stretto di Messina. Il mare rappresenta il nostro trait d’union, il punto di connessione con Amalfi. Sarà di sicuro un dialogo denso di spunti di riflessioni, un’occasione da non perdere”.
Quinta dimensione è un’opera antologica preziosa, aggiornata con la produzione più recente di Calabrò. Un autoritratto poetico da cui emerge la forte consapevolezza raggiunta con la piena maturità espressiva, capace di stabilire rapporti profondi tra testi nati in momenti diversi della vita.
“Calabrò arricchisce il parterre dei nostri incontri letterari, ospitati in uno degli angoli più suggestivi di Amalfi, la piazzetta Largo Domini che si apre tra i vicoli. Un evento che nasce dalla sinergia costante con il Centro di Storia e Cultura Amalfitana, tra reading e momenti musicali”, insiste l’assessore alla Cultura, Enza Cobalto.
Le sue prime poesie sono state pubblicate nel 1960 dall’editore Guanda di Parma col titolo “Prima attesa” quando aveva vent’anni. Sono seguiti, poi, altri ventitré volumi, tra cui “Rosso d’Alicudi” pubblicato nel 1992 da Mondadori, “Una vita per il suo verso”, Oscar Mondadori 2002, “La stella promessa” nella collezione “Lo Specchio” di Mondadori, 2009, “Quinta Dimensione” Oscar Mondadori 2018, che è la più completa opera poetica di Calabrò, seguita dalla nuovo lavoro.
Con questa nuova edizione delle sue poesie scelte, Corrado Calabrò affida al lettore un’opera antologica aggiornata alla sua produzione più recente, mantenendo inalterata la struttura in sezioni che illumina i temi fondamentali della sua sessantennale attività di scrittura. «La vera originalità del Calabrò» ha scritto Carlo Bo nel 1992, individuando uno dei motivi centrali dell’intera sua opera «sta nell’essersi staccato dai modelli comuni per inseguire una diversa sperimentazione poetica. Ha cantato non il suo mare, ma piuttosto l’idea di un mare eterno e insondabile.» Accompagnano le poesie due significative riflessioni d’autore. La densa postfazione, intitolata “C’è ancora spazio, c’è ancora senso per la poesia, oggi?”, costituisce un bilancio dei multiformi interessi e della passione profusa da Calabrò nel fare poesia; l’altra nota è invece dedicata al poemetto Roaming – apparso per la prima volta nel volume “La stella promessa” del 2009 e ora posto in apertura di questo libro – che rappresenta forse l’opera più suggestiva di Calabrò. Dopo duemila anni dal “De rerum natura” di Lucrezio, infatti, l’astrofisica è tornata ad essere, in forma onirica, materia di poesia.
La rassegna Amalfi d’Autore si protrarrà fino al 7 settembre, con il recupero dell’incontro con l’autore Totò Cascio.