Venerdì 21 agosto alle ore 19 verrà celebrata l’alzata del Panno di San Matteo nell’atrio del Duomo di Salerno alla presenza dell’Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, Monsignor Andrea Bellandi e del parroco della Cattedrale, don Michele Pecoraro.
In questa solenne cerimonia, che ogni anno si ripete in Cattedrale, verrà issato l’antico Panno di San Matteo restaurato grazie all’intervento dell’INNER WHEEL C.A.R.F. presieduto da Milly Marino e dalla Fondazione Comunità Salernitana.
Il restauro è stato affidato alla ditta Vassallo Antiques, centro restauri di Montecorvino Rovella specializzata in questo settore da quattro generazioni.
“L’Inner – sottolinea la past president Diana Sardone Di Lorenzo – è da sempre sensibile alla realizzazione del restauro di opere significative per la nostra città, in particolare mi preme sottolineare la valenza simbolica oltre che sacra del Panno di S. Matteo, simbolo autentico dell’identità salernitana”.
“Il restauro del patrimonio storico-artistico
– spiega la presidente della Fondazione Comunità Salernitana, Antonia Autuori –
è una delle finalità della Fondazione della Comunità Salernitana e negli anni si è consolidata la collaborazione con l’Inner Wheel che propone sempre interventi interessantissimi sia per la valenza artistica che culturale. A questo riguardo è importante ricordare il protocollo di intesa fatto con la Soprintendenza proprio allo scopo di organizzare specifiche iniziative di raccolta fondi. L’intento della nostra Fondazione, infatti, è di recepire le esigenze e le proposte che vengono dal territorio come nel caso del Panno di San Matteo e sostenerle sia con risorse proprie che attivando campagne di raccolte fondi. È naturalmente fondamentale l’impegno dei promotori dell’iniziativa”.
L’intervento di restauro ha ridato luce al dipinto sul retro raffigurante Sant’Anna, San Giacchino, e la Vergine bambina (completamente occultata da una toppa di tela, così come la scritta con la data), e ridato una lettura più chiara alla figura di San Matteo sul davanti, essendo in alcune zone ridipinto. Tutte le lavorazioni sono state eseguite sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza di Salerno e Avellino.