Portare la Dieta mediterranea e il Cilento nel mondo, a una delle manifestazioni più importanti del settore. E’ il primo obiettivo fissato per il 2016 da Alma Seges, che sarà presente anche quest’anno alla Fruit Logistica, in programma dal 3 al 5 febbraio, presso il Centro fieristico Messe di Berlino.
Il consorzio – che ha sede nella Piana del Sele e opera fra la Campania e la Puglia – avrà a disposizione uno spazio di 200 mq, in cui verranno presentati i migliori prodotti del territorio campano, già tra i più apprezzati lo scorso anno. Tra le novità di questa edizione, la cucina all’interno dello stand: i compratori e i visitatori potranno degustare oltre mille piatti preparati dallo chef Mario De Pisapia con le ricette tipiche della tradizione campana e cilentana.
Dopo la partecipazione all’Expo Milano e al Fruit Attraction di Madrid, l’organizzazione di produttori ortofrutticoli si prepara dunque a una nuova tappa internazionale. La Fruit Logistica conta ogni anno oltre 2.700 espositori e più di 65.000 visitatori da tutto il mondo, ed è considerata – insieme all’omonima fiera di Hong Kong – l’appuntamento principale per gli operatori del settore.
La data più attesa per Alma Seges è quella del 4 febbraio: alle ore 12, presso lo stand A02 – Hall 4.2 del centro fieristico Messe di Berlino, è in calendario il convegno “Le produzioni della Dieta mediterranea e le sfide internazionali, tra salvaguardia del patrimonio culturale e possibilità di sviluppo locale”. Tra i relatori, il Direttore Generale per le Politiche Agricole e Forestali della Regione Campania, Filippo Diasco; il Presidente Nazionale di Confagricoltura, Mario Guidi; il Presidente Nazionale di Legambiente, Rossella Muroni e il Sindaco di Pollica e Presidente Internazionale della Rete CittàSlow, Stefano Pisani. Da confermare la partecipazione del Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Maurizio Martina.
L’evento è frutto del lavoro di collaborazione fra Alma Seges e l’associazione Legambiente, avviato nel 2015 su una piattaforma comune finalizzata alla promozione della Dieta Mediterranea, a sostegno dei piccoli agricoltori locali e dell’avvio di pratiche sostenibili e di filiere virtuose in campo agricolo. Fra i risultati di questo impegno comune, c’è il supporto di Alma Seges al Museo Vivente della Dieta mediterranea di Pioppi (Pollica, Salerno), una struttura didattica gestita da Legambiente e dedicata all’educazione alimentare dei più giovani e alla divulgazione dei benefici della Dieta mediterranea, riconosciuta dall’Unesco “patrimonio immateriale dell’umanità”.
In realtà quella di quest’anno non sarà la prima volta a Berlino per la Dieta mediterranea. «Già nel 2014 la partecipazione al Fruit Logistica era stata incentrata su questo tema – spiega Aristide Valente, presidente di Alma Seges – ma l’esperienza di Expo, in cui Alma Seges è stata più volte presente proprio accanto al Comune di Pollica e a Legambiente, ci ha fatto capire che i consumatori hanno raggiunto finalmente un grado di conoscenze tale da spingere anche noi operatori verso i temi della salute, del rispetto per l’ambiente e il ritorno alle tipicità».
L’edizione 2016 sarà anche l’occasione per celebrare i primi quindici anni di attività del consorzio che riunisce alcune tra le più virtuose imprese agricole del Sud. E su cui Valente prova a fare un bilancio: «In questi anni sono stati davvero importanti i risultati raggiunti. Oggi Alma Seges unisce imprese che vanno dalla provincia di Salerno a quella di Napoli, dall’alto casertano fino alla Puglia, contando oltre 100 associati per circa 1500 ettari di terreno in coltura».
L’obiettivo è ora quello di rafforzare i rapporti commerciali esistenti e di intrecciarne di nuovi, ampliando la rete di distribuzione e di vendita dei prodotti locali. Un passo decisivo affinché l’agricoltura rappresenti il motivo più valido per restare e per investire su un Sud in cui in troppi vedono solo la Terra dei fuochi.
ALMA SEGES è una società cooperativa nata il 23 gennaio 2001 e che riunisce più di 100 imprese associate, tra le province campane di Salerno, Napoli e Caserta e quelle pugliesi di Bari e Taranto. Ogni anno l’organizzazione investe circa 1000 ettari in frutta e ortaggi, di cui 700 ettari in coltura protetta, e la produzione è selezionata e condizionata in dieci strutture di lavorazione. Le produzioni più importanti sono: lattughe, indivie, lattughine da taglio (IV gamma), sedano, prezzemolo, asparagi, carciofi, spinaci, fragole, meloni e angurie, pesche e nettarine, agrumi.