In 120 secondi l’Alma rovina tutto: paga a caro prezzo la tattica del portiere di movimento e si fa raggiungere e superare dall’Ortona che passa all’incasso allungando a cinque vittorie di fila la propria striscia positiva. Al Pala Tulimieri finisce 2-3, tra mille rimpianti granata. «Dovrò fare scelte drastiche, sebbene a malincuore – anticipa il tecnico Mainenti, a fine gara – siamo in zona retrocessione, affronteremo il Venafro che è ultimo ma con questo atteggiamento si rischia grosso anche in Molise. Atteggiamento, lo ripeto: il portiere di movimento è un fatto di concentrazione, sacrificio, attenzione. Noi, invece, nel finale, siamo schiacciati dal peso della paura».
La cronaca – Dopo una lunga fase di studio, interrotta solo da due tiri di Santoro fuori misura, la partita decolla al 13’20”. Fa gol proprio Santoro: conclusione rasoterra che sorprende il portiere dell’Ortona, perché il pallone gli passa tra le gambe. L’Alma potrebbe raddoppiare in contropiede – Pacileo smarcato da un’invenzione di Galinanes stoppa di petto ma alza la mira in pallonetto – e invece l’Ortona trova il gol del pareggio al 14’58”. Lo firma Iacovino con un tocco sotto misura. L’Alma si desta e produce tante palle gol: Spisso a botta sicura a 1’36” dalla sirena, a chiusura di triangolo con Vuolo, centra la sagoma del portiere che chiude lo specchio anche al tiro di piatto destro di Mansi. Dove non arriva l’estremo difensore, lo sostituiscono i legni della porta abruzzese: l’incrocio dei pali a 39” dall’intervallo e il palo pieno a 19” dalla fine negano il 2-1 a Mansi.
Il palo toglie e il palo restituisce. Ad inizio ripresa, dopo 2’33”, il tiro di Mansi s’infila nell’angolo sinistro e fa sussultare il Pala Tulimieri, gremito da circa 200 spettatori. Non basta. Mancano 5’ alla fine – un’eternità nel futsal – e l’Alma indietreggia, va di gestione, nonostante gli avversari siano già gravati da 5 falli. Osa, invece, l’Ortona, inserisce Alessio Rossi come portiere di movimento e proprio Rossi, a 17’35” dalla fine, s’inserisce tra Pacileo e Gagliano e fa 2-2. L’Alma reagisce e trova il sesto fallo. Se lo procura Spisso. La squadra sceglie di non accentrare il pallone sul dischetto del tiro libero ma di calciare dove Spisso ha subito il fallo. Da destra calcia un destro, cioè Galinanes «ma da posizione defilata avrebbe potuto e dovuto un mancino – ribadisce a fine gara Mainenti, assai arrabbiato – cioè Rino Santoro». La conclusione di Galinanes è angolata ma il portiere dell’Ortona respinge di piede. Il cronometro segna 1’49” alla fine della partita. Mainenti decide di non accontentarsi e a fine partita motiva la scelta: «Ho deciso di utilizzare il portiere di movimento sul 2-2 perché la nostra posizione di classifica non ci permette di fare calcoli e il pareggio avrebbe comunque avuto il sapore di una sconfitta». Che si materializza a 6 secondi dallo scadere: l’Alma è distratta nel palleggio, perde il possesso e Andrea Ameli trova il jolly del 2-3, a porta sguarnita.
Sabato 21 gennaio, in attesa che venga fissata la data del recupero della sfida al Pratola, l’Alma Salerno farà visita al Venafro.