“Era il 5 maggio 1998 quando una violenta alluvione colpì drammaticamente i territori di Sarno, Siano, Bracigliano, Quindici e San Felice a Cancello con la loro tragica scia di 160 vittime (137 nella sola città di Sarno). Fu uno dei più grandi disastri idrogeologici mai visti in Italia”. Lo dichiara, in una nota, il Questore della Camera e deputato salernitano di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli: “Sono trascorsi ventitré anni ma, ancora oggi, quando arriva il maltempo, riemergono inevitabilmente il dolore e la paura. Molto resta da fare soprattutto in termini di azioni concrete di mitigazione del rischio idrogeologico e di messa in sicurezza del territorio. Spetta alle Istituzioni dare quelle risposte necessarie per evitare che tragedie come quelle di Sarno possano verificarsi anche in futuro. Troppo poco è stato fatto finora, nonostante i molteplici finanziamenti pubblici stanziati e probabilmente mal gestiti dalle amministrazioni locali e nazionali. Si può, anzi si deve fare di più. Oggi, come allora, il nostro pensiero va a quanti, quella drammatica notte, persero la vita travolti dall’acqua e dal fango, ma anche a coloro che sacrificarono la propria per salvare quella degli altri. Noi non dimentichiamo” conclude Cirielli.