Il capolavoro del genio di Eduardo De Filippo in scena in uno dei luoghi più suggestivi e maestosi di Amalfi. Doppio appuntamento all’Antico Arsenale della Repubblica con lo spettacolo “Sabato Domenica e Lunedi”, previsto per l’1 e il 2 ottobre alle ore 20 a cura della compagnia “Il Proscenio”.
L’evento, come sempre ad ingresso gratuito, rappresenta l’appuntamento di chiusura dell’ampio cartellone estivo di Amalfi Summer Fest, promosso dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Daniele Milano. Un programma articolato ed eterogeneo, che si è snodato nel corso dell’estate, esplorando generi differenti, dal teatro alla musica, ai grandi appuntamenti culturali e agli incontri letterari, pensato per un target trasversale, dal pubblico più giovane a quello più adulto, per rendere il soggiorno ad Amalfi un’esperienza indimenticabile.
Grandi star del jazz internazionale, pièce teatrali e concerti ispirati alla grande tradizione classica napoletana, riflessioni sull’attualità, il fascino della musica sinfonica, spettacoli al tramonto sui panorami spettacolari, alla ricerca di quell’unicum che la Costa d’Amalfi rappresenta. Come sempre ad ingresso gratuito, per permettere a tutti di sperimentare bellezza e cultura, nella prima estate post Covid. Due rassegne complementari, per i più adulti e per i bambini, che hanno accompagnato lo spettatore in un viaggio itinerante che da Piazza Duomo, trasformata in un elegante salotto, si è mosso attraverso gli angoli e gli scorci più suggestivi di Amalfi e delle sue frazioni più alte.
«Per la performance teatrale ‘Sabato Domenica e Lunedì’ abbiamo previsto due repliche per permettere a tutti di assistere allo spettacolo, all’interno dell’antico Arsenale della Repubblica, che ospita anche il nuovo allestimento del Museo Della Bussola e del Ducato Marinaro – sottolinea l’assessore alla Cultura, Enza Cobalto – Siamo molto orgogliosi per il feedback che abbiamo ricevuto dal pubblico. Amalfi Summer Fest si contraddistingue per la grande qualità dei tanti appuntamenti, è uno sforzo importante da parte dell’Amministrazione che cerca di incrociare le esigenze dei cittadini e dei turisti, in una più ampia visione di strategia turistica in cui Amalfi intende posizionarsi come destinazione Boutique e Premium».
In scena un cast artistico di circa 15 attori. Protagonista dello spettacolo è Anna Rita Vitolo, attrice salernitana, protagonista della fortunata fiction di RaiUno “L’Amica Geniale”, in cui interpreta Immacolata Greco.
Attrice dalle innumerevoli esperienze a teatro, Anna Rita Vitolo riesce a rendere credibile qualsiasi personaggio sia a teatro che di fronte alla macchina da presa. Appare come una donna forte ed energica, dallo sguardo magnetico e intrigante, tratti marcati e mediterranei: con la sua vis artistica e la stessa potenza espressiva, all’antico Arsenale porterà in scena, il personaggio della protagonista di “Sabato Domenica e Lunedì”, Donna Rosa.
Scritta nel 1959, la commedia in tre atti di Eduardo racconta le vicende di una famiglia napoletana agli albori del boom economico. Un’apparente vita tranquilla in una trama di relazioni contrassegnate dal rispetto, dalla stima e dall’affetto. L’affabilità e, allo stesso tempo, l’invadenza innocente di un vicino di casa, particolarmente cortese e gentile con la moglie del capofamiglia Peppino Priore, fa scatenare la reazione inconsulta di quest’ultimo, che esplode nel dramma della gelosia.
Come accade in tutte le commedie di Eduardo, tra i massimi interpreti della drammaturgia del Novecento, il mare si agita proprio in quelli che possiamo considerare dei topos ambientali, temporali ed emozionali: il pranzo della domenica, la vigilia di Natale, il ritorno dalla guerra. Solo la parola e l’amore e non certo le convenzioni sociali possono salvarci.
Ancora una volta Eduardo racconta con maestria e così tanta forza l’intera umanità con i suoi vizi e le sue virtù, in quella che più che una commedia, è una tragicommedia, nata da un’incomprensione tra coniugi che però maschera la crisi del loro matrimonio, in cui Eduardo anticipa i tempi, rappresentando i primi sintomi della disgregazione della famiglia patriarcale, di lì a poco al culmine con la rivoluzione culturale del 1968.
La regia, firmata da Lucia Amato, pone al centro l’equilibrio instabile tra l’uomo e la donna, sottolineato da un originale accostamento della regista tra il testo eduardiano e la musica di Fabrizio De Andrè, e l’ambiguo e sorprendente vivere quotidiano. “Intrappolati in una danza sempre uguale, costretti a portarsi appresso il peso dell’abitudine, concepiscono come abitudine l’amore stesso. Quando per sopraggiunti cambiamenti si rompono gli schemi prefissati, l’amore idealizzato s’infrange. E solo se ci si mette in ascolto delle proprie ferite – si legge nelle note di regia – e qui le donne stupiscono con l’accoglienza materna, si ritorna alla memoria dell’amore”.
Basta parlarsi, chiarirsi, per far rinascere il collante dell’amore.
PS. Si consiglia la prenotazione. Info al numero 339 2768870