ALLA “STAZIONE MARITTIMA “ DI SALERNO SARA’ ORGANIZZATA LA RIEVOCAZIONE STORICA DELLA “FIERA DI SAN MATTEO” DEL 1259

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 La” Fiera di San Matteo”, che fu istituita nel 1260 dal re Manfredi di Svevia, potrebbe essere rievocata attraverso una grande manifestazione storica, da svolgersi nel mese di settembre e organizzata nella vasta zona adiacente la “Stazione Marittima” di Salerno come ha spiegato l’avvocato Alfonso Mignone , Presidente dell’International Propeller Club Salerno, durante il webinar su piattaforma intitolato “La Fiera di San Matteo: passato, presente e futuro di una città mercantile” ,   organizzato dal “Club Rotary Salerno a.f.1949” presieduto dal dottor Rocco Pietrofeso:” Questo è il primo dei quattro incontri previsti, dedicati alla storia e all’identità della nostra città. Il Rotary è parte integrante del territorio e deve quindi interagire con lo stesso creando sinergie con le comunità locali”.

L’avvocato Mignone ha proposto di   inserire la manifestazione in un programma turistico della città:” E’ anche un modo per far conoscere la nostra storia, e le eccellenze che vendevano i nostri mercanti, ai turisti che nel mese di settembre ancora arrivano con le navi da crociera nel nostro porto. Salerno è stata, è, e sarà sempre la città dei mercanti, per la presenza del porto e di un settore marittimo molto importante per la vita economica della città che noi vogliamo promuovere, valorizzando anche l’interazione tra il porto e la città”. A spiegare che la “Fiera di San Matteo” dovrebbe avviare una forma di turismo esperienziale è stato il dottor Gianluca Foresi, che da anni organizza in Italia, in veste di Direttore Artistico, varie manifestazioni rievocative della storia e della cultura delle comunità:” A Salerno collaboro con la famiglia Natella, in qualità di “Maestro di Fiera”, all’organizzazione della manifestazione storica “Il Crocifisso Ritrovato”. Darò il mio contributo anche all’organizzazione della “Fiera di San Matteo” che come tutte le rievocazioni storiche avrà l’obiettivo di far riscoprire, soprattutto ai giovani salernitani, la storia della propria città e di farla conoscere ai turisti”. La professoressa Amalia Galdi, docente di Storia Medievale all’Università di Salerno, ha ricordato che nel 1259 venne istituita, in occasione della festività religiosa di San Matteo, la “Fiera di Salerno” che poi sarà chiamata “Fiera di San Matteo” :” La città era meta di enormi flussi di pellegrini, attratti dalle reliquie di San Matteo. Gli Angioini ampliarono la Fiera perché compresero l’importanza di questa manifestazione che diventò l’evento fieristico più importante del Mezzogiorno d’Italia. La Fiera, nelle novelle del Boccaccio, insieme al Castello e alla “Scuola Medica Salernitana” era uno dei simboli della nostra città” La professoressa Mariantonietta Del Grosso, Archivista e Saggista, ha spiegato che la Fiera si svolgeva nella zona che oggi corrisponde ai dintorni di Piazza San Francesco: ” Si faceva fuori dalle mura della città, lì dove c’era una chiesa denominata de San Lorenzo de Strada. Per la grande affluenza di mercanti che provenivano anche da Firenze e Milano e dall’estero: soprattutto francesi e catalani che vendevano soprattutto guado: erbe tintorie, la Fiera, che Manfredi dispose si svolgesse negli otto giorni precedenti alla festività di San Matteo, durava fino al 25 settembre. La Fiera era zona franca ossia esente dal pagamento di dazi doganali. I mercanti stranieri compravano spezie, olio, grano prodotti tessili e agricoli ed anche schiavi africani”. (Pubblicato su “Il Quotidiano del Sud” edizione di Salerno).

Aniello Palumbo