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Solo il 9% dei Comuni della Provincia di Salerno è dotato di impianti di depurazione autorizzati e correttamente funzionanti. La maggior parte degli altri Comuni sversa in mare le acque reflue contaminate. Circa il 14 % sversa senza alcun trattamento depurativo; il 43 % circa è munito d’impianti di depurazione autorizzati, ma non correttamente funzionanti e circa il 24% è munito d’impianti di depurazione non autorizzati e non correttamente funzionanti, con superamento dei limiti tabellari previsti dalla legge. Circa il 10% è dotato d’impianti depurativi non autorizzati. Sono questi i dati allarmanti raccolti, ai primi di giugno del 2016 , dagli uomini e dalle donne della polizia specializzata in materia ambientale, durante le indagini sui reflui urbani avviate dalla Procura di Salerno che sono stati presentati dal Procuratore della Repubblica di Salerno, il dottor Corrado Lembo, durante un’interessante convegno intitolato:” La tutela dell’ambiente: un bene comune. Strumenti di strategia di contrasto al crimine ambientale”, organizzato nella Sala Bottiglieri della Provincia di Salerno dal Club Inner Wheel Salerno Carf, presieduto dalla dottoressa Marisa Fiorillo Della Monica , in interclub con il Club Inner Wheel Salerno Est, presieduto dalla dottoressa Ornella Orlando e con l’associazione Hortus Magnus, presieduta dalla professoressa Clotilde Baccari Cioffi.Dopo i saluti del Presidente della Provincia di Salerno, il dottor Giuseppe Canfora, e del Comandante della Capitaneria di Porto, il Capitano di Vascello Giuseppe Menna che ha sottolineato l’importanza di lavorare nel campo della prevenzione più che in quello della repressione :”Nell’ottica di valorizzare il bene ambiente”, la presidente Marisa Fiorillo ha ricordato che:” Nel mondo circa un miliardo di persone sono esposte a livelli di inquinamento al di sopra della soglia raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: non c’è più tempo per sopperire ai danni fatti sull’ambiente. Gli organi preposti devono assolutamente fare in modo che la criminalità ambientale finisca”. La presidente Ornella Orlando ha ricordato che l’Inner Wheel è da sempre sensibile al tema della tutela ambientale: ” Anche il progetto lanciato dalla nostra Presidente Internazionale “Lascia un’impronta duratura” è teso a salvaguardare e difendere la nostra casa comune che è il pianeta terra”. La professoressa Clotilde Baccari ha ricordato come le socie dell’Hortus Magnus sentano fortemente il dramma dell’inquinamento ambientale:” Da sempre ci battiamo per tutelare l’ambiente, ma non sempre troviamo degli interlocutori attenti. Bisogna risvegliare gli animi e le coscienze”.
Il Procuratore Lembo ha spiegato come il concetto di danno ambientale sia cambiato nel tempo:” Il danno ambientale ha trovato una sua definizione nel D.L. 152 del 2006 che ha introdotto il concetto di misurabilità del danno ambientale. La Legge 68/2015 poi ha fatto da spartiacque tra il passato, il presente e il futuro della tutela penale dell’ambiente”. Il Procuratore Lembo ha parlato anche di “Terra dei Fuochi” La camorra capendo che con le leggi dell’epoca non correva grandi rischi concreti se non contravvenzioni con pene irrisorie si è buttata nell’affare illecito dei rifiuti. Il pentito Nunzio Perrella disse a riguardo, al Procuratore Franco Roberti: ” Per noi la monnezza è oro”. E’ stato finalmente introdotto il reato di inquinamento ambientale e quello di disastro ambientale punito con la reclusione e con l’obbligo della bonifica”. Il Procuratore Lembo che ha anche parlato dei Registri dei Tumori, ha spiegato che molto è stato fatto nel campo dell’accertamento dei reati ambientali:” La Regione ha attivato delle iniziative finanziarie: ha rifinanziato i lavori relativi alla regolarizzazione dei depuratori delle acque reflue che non funzionavano. Credo che verso la fine del 2018, grazie a questi lavori ed anche grazie agli adeguamenti attivati da alcune strutture alberghiere della Costiera Amalfitana, iniziati dopo che avevamo sequestrato le loro piscine, si vedranno dei miglioramenti delle acque di balneazione. Continueremo questi controlli anche sulla Costiera Cilentana: i controlli sono sempre necessari, verrà un giorno in cui i controlli non saranno più necessari perché nascerà una nuova coscienza civica che al momento in Italia non c’è ”. Il Comandante Claudia Di Lucca, Capitano di Fregata che si occupa di tutte le attività di indagine sui reati ambientali, in collaborazione con la Procura di Salerno, ha spiegato con l’ausilio di alcune slide, proiettate dal Sottocapo di Prima Classe Siniscalchi, che è stato creato un database ambientale della Procura Generale di Salerno, fortemente voluto, per la prima volta in Italia, dal Procuratore Lembo:” Aggiorniamo continuamente questo database con dati afferenti ai reati e a tutti gli aspetti critici: cave, condotte sottomarine, depuratori, prelievi Arpac, stato di salute delle acque, telerilevamenti con riprese aeree, con termocamere, che segnalano anomalie termiche, che ci permettono di scoprire in tempo reale fonti d’inquinamento. Abbiamo un monitoraggio attento, puntuale ed aggiornato della situazione ambientale”. A portare i saluti del Presidente dell’Ordine dei Medici, Giovanni D’Angelo, è stata la dottoressa innerina Luisa Marinato Pellegrino. Tra i tanti presenti vi erano la Past Governatrice del Distretto 210 dell’Inner Wheel, la professoressa Maria Andria Pietrofeso, il Senatore Alfonso Andria, il Presidente del Tribunale per i Minorenni Pasquale Andria e il Presidente della Terza Sezione Civile del Tribunale di Salerno, Salvatore Russo.
Aniello Palumbo