VideoGames e Archeologia. È la novità ArcheoVirtual di quest’anno per la Mostra allestita nel Museo Archeologico di Paestum, precisamente nella sala delle Metope, nell’ambito della XX Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, ideata e diretta da Ugo Picarelli. La Mostra, che registra un flusso continuo di visitatori, parte con Indiana Jones e l’ultima crociata del 1989, toccando i suoi momenti cult, come gli scontri con i nazisti o gli inseguimenti nei labirinti; Civilization del 1996, una delle più famose e longeve serie strategiche, il cui obiettivo di chi gioca è far progredire il proprio impero a partire dall’antichità fino ad acquisire grandezza e potere mondiale; ancora Pitfall! del 1982, ambientato nella giungla più insidiosa. Sono questi alcuni dei videogiochi storici più famosi che per primi hanno proposto un collegamento con il mondo dell’archeologia: Archeologia e Turismo “In gioco”, organizzata dalla Borsa e dal CNR ITABC VHLab, con la collaborazione di IVIPRO (Italian Videogame Program) e della CIA (Confederazione Italiana Archeologi) e il supporto di SONY Entertainment e Ubisoft.
Ritorno al futuro dunque, dalla storia del videogioco agli ultimi game di successo e la sezione “Suggestioni” offre spunti per le prossime creazioni: Wheels of Aurelia, due donne che vanno da Roma alla Francia parlando di aborto, divorzio o del rapimento di Aldo Moro; Dear Esther, un monologo nelle Ebridi; The Moosemen, le antiche popolazioni degli Urali. Poi i video giochi nei musei e quelli di successo, come TombRaider Chronicles, il quinto episodio delle avventure di Lara Croft.
Domani, sabato 28, è previsto alle 15 il Workshop “Archeologia e Turismo culturale in gioco”, introdotto da Augusto Palombini, Ricercatore del CNR ITABC, con Sofia Pescarin, Direttore Scientifico di ArcheoVirtual, CNR ITABC.
Il Segretario Generale dell’Unwto (Organizzazione Mondiale del Turismo) Taleb Rifai, ha visitato il Salone Espositivo, salutando tutti i rappresentanti dei Paesi Esteri, prima di ricevere la cittadinanza onoraria di Capaccio Paestum.
Le rotte esplorate dal mito virgiliano come nuova traccia multilaterale e multidialogica per i flussi di ricerca delle missioni archeologiche italiane all’estero è stato il filo conduttore del convegno “Il Viaggio di Enea. La Farnesina e la Ricerca Archeologica nel Mediterraneo” a cura della Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Un percorso affascinante per raccontare, da una nuova prospettiva, cinque missioni archeologiche operative in altrettanti Paesi toccati dall’eroe greco nel suo cammino verso la fondazione di Roma: dalla città sacra di Hierapolis in Turchia (Missione archeologica dell’Università di Lecce) all’isola di Creta in Grecia (Missione archeologica della Sapienza Università di Roma), dal sito di Butrinto in Albania (Missione archeologica dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna) a Cartagine in Tunisia (Missione archeologica dell’Università degli Studi di Sassari), fino a Lavinium (Missione archeologica della Sapienza Università di Roma), la città sulle coste di Roma dove Enea fondò il primo insediamento in Italia da parte dei profughi da Troia.
Focus sulla formazione turistica nelle Università italiane con la presentazione dell’offerta formativa e il Premio “Antonella Fiammenghi” istituito dalla Borsa nel ricordo del Direttore del Parco Archeologico di Velia come testimonianza per quanti divulgano il Turismo Archeologico e la Borsa attraverso l’impegno universitario. Il Premio 2017 è andato a Chiara Vitaloni, per la tesi di Laurea Magistrale in Quaternario, Preistoria e Archeologia “Nuovi sviluppi dell’archeologia computazionale finalizzati alla programmazione di un’applicazione Android per scopi divulgativi” discussa all’Università degli Studi di Ferrara (Anno Accademico 2016/2017). A consegnarlo Vincenzo Rocco, consorte di Antonella Fiammenghi.