Partirà, giovedì 23 marzo alle ore 19, dalla biblioteca del Liceo Statale “Francesco De Sanctis” di Salerno, dedicata a Michelantonio Sena, il carnet di eventi messi in cantiere dalla Associazione Marco Amendolara per divulgare il segno eclettico del poeta, nell’anno celebrativo del decennale della sua scomparsa, che saluterà diverse iniziative da quelle editoriali a conferenze, spettacoli, mostre.
E’ questo un evento particolare inserito nel progetto d’istituto “Biblioteca innovativa”, coordinato dalla docente Mimma Virtuoso, unitamente ai colleghi, Annamaria Adinolfi, Stefania Stridacchio, Angela Rocciola, Antonella Valitutti e Dario Ianneci, in cui la poesia, attraverso le sue immense ali, incontrerà i linguaggi delle altre arti, proprio perché gli interessi di Marco, hanno spaziato dalle arti visive, al cinema, dal fumetto, alle lingue antiche, al giallo, alla critica d’arte. L’incontro verrà aperto dal saluto del Dirigente Scolastico Alessandro Turchi, cui seguirà una breve introduzione del Presidente dell’ Associazione Marco Amendolara, Alfredo Nicastri, sulla figura del poeta, indi, il testimone sarà passato agli studenti. I liceali hanno puntato il loro sguardo sulle raffinate “Catulliane e altre versioni”, dedicandosi allo studio delle traduzioni di Amendolara dai poeti latini, alla scelta attenta della parola, dell’essenza della lingua. La seconda parte della serata vedrà gli alunni attori e critici del verso con reading e commenti realizzati attraverso delle realizzazioni plastiche a forma di ali, il tutto commisto alla musica eseguita dalla band dell’Istituto. Il finale sarà affidato ad Antonella Valitutti che reciterà il verso di Marco, mentre le conclusioni e i saluti finali saranno del prof. Dario Ianneci.
Un percorso, questo ideato dagli studenti del De Sanctis, in cui si potrà riconoscere l’Amendolara fine traduttore, la grande influenza del passato sul suo verso, certo decadentismo, e ancora, il sacro senso dell’amicizia, l’interesse per le arti tutte, la simbiosi con la natura nella sua assolutezza, la condizione dell’ inappartenente e dell’inadatto, quell’amore che coinvolge e sconvolge, che mangia l’esistenza, che strugge l’uomo e il tempo, sino alla liberazione dal corpo, attuazione massima dell’esercizio filosofico, riaccendendo, così, il romanzo, un nuovo romanzo, rifiutando di tenersi aggrappato alla corda, ai linguaggi, al vedere e al non voler vedere, all’accecarsi, all’assordarsi, al cadere e ricadere sempre nello stesso posto, riconquistando l’agognato mistero del primordiale.
Biografia: Marco Amendolara nasce a Salerno il 17 ottobre 1968. Poeta, critico letterario e d’arte, traduttore di poesia latina. Laureato in Filosofia e in Lettere moderne, ha svolto un’intensa attività pubblicistica, collaborando a vari periodici e quotidiani, tra i quali «Il giornale d’Italia», «Il Mattino», «Caffè Michelangiolo», «L’area di Broca», «Frontiera immaginifica». Nel 1984 pubblica il saggio sulla teoria della poesia La musa meccanica, Ripostes, Salerno-Roma (questa edizione con lo pseudonimo di Omar Dalmjró), testo riedito “con minime varianti, aggiunte, omissioni” nel 1994, presso Pellicanolibri, Roma. Altri lavori critici: Allegoria di Oscar Wilde (ancora Omar Dalmjró, Ripostes 1987); Indagine su Oscar Wilde, Ripostes 1994; Apparizioni a mezzogiorno. Interventi sull’arte contemporanea, Tesauro e la Fabbrica Felice, Cetara 2001; Tinture disumane. Arte mista ad altro, Tesauro e la Fabbrica Felice 2001; Doppio magma. Arte e scrittura in Soffici, Savinio, De Pisis, Cremona, Tesauro e la Fabbrica Felice 2002; Parole variopinte, Tesauro e la Fabbrica Felice 2004; La tentazione poliedrica. Artisti-scrittori del Novecento, a cura di Mario Fresa, Edizioni L’Arca Felice, Salerno 2010.
Le raccolte di prose e aforismi: Tetralogie, Ripostes 1986 (come Omar Dalmjrò); Taverne e fantasmi, La Fabbrica Felice, Cetara 1994; Mani addosso, La Fabbrica Felice 1998; Vascelli, tatuaggi, selve e saette, Marocchino blu, Lucca 2002.
I libri Catulliane e altre versioni, Tesauro e La Fabbrica Felice 2002; Carmi taroccati. Contraffazioni, trucchi, simulazioni, Ripostes 2003 e L’alfiere amoroso, Ripostes 2004, raccolgono il suo lavoro di traduttore. Ha curato, inoltre, volumi su Lewis Carroll, Contessa Lara, Remigio Zena, Giovanni Camerana, Georges Simenon.
Poesia: Rime amare, in AA. VV., Festa delle idee, a cura di Ugo Marano, Capriglia 1984; Rimmel, Extravagantes, Ravello 1986 (queste prime due opere come Omar Dalmjrò); Misteri di Seymour, Altri Termini, Napoli 1989; Fogli selvatici, con Ugo Marano, La Fabbrica Felice 1993; Stelle e devianze, La Fabbrica Felice 1993; Epigrammi, Nuova Frontiera, Salerno 2006; La passione prima del gelo (auto-antologia di poesie e traduzioni, Ripostes e Marocchino blu 2007); L’amore alle porte, Plectica & Bishop, Salerno-Giffoni Sei Casali 2007; La bevanda di Mitridate, Marocchino Blu 2008. Muore di sua volontà, a Salerno, il 16 luglio 2008.