La Corte di Cassazione ha respinto i ricorsi con i quali è stato chiesto l’annullamento delle misure cautelari emesse nei confronti dell’ex sindaco di Capaccio-Paestum Franco Alfieri, della sorella, Elvira, del suo ex capo staff Andrea Campanile e di Alfonso D’Auria, Vittorio De Rosa e Carmine Greco.
I sei si trovano agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Salerno su presunti appalti truccati nella pubblica amministrazione.
Lo scorso 4 febbraio a Salerno è iniziato il processo a carico dei sei imputati dopo la richiesta di giudizio immediato degli inquirenti. La prossima udienza è stata fissata al 20 marzo.
“Tre gradi di giudizio certificano la legittimità dell’arresto del Presidente Alfieri. Restiamo garantisti, attendiamo il processo che avrà i suoi tempi, ora, però, è necessario che le Istituzioni guidate da Alfieri tornino a funzionare in maniera regolare. Per molto meno (una semplice informazione di garanzia), il Presidente della Provincia di Caserta di FI si è dimesso da Sindaco e da Presidente di Provincia. È imbarazzante il silenzio del Pd salernitano e del Governatore, generalmente prolisso commentatore del venerdì anche delle vicende più marginali. È giunto il momento per Alfieri di “liberare” le Istituzioni e di consentire che Capaccio e la Provincia possano, dopo mesi di stasi, avere una guida democraticamente eletta. È giunto il momento che il Cilento si liberi, finalmente, dalle politiche clientelari, da un sistema di potere che ha devastato le finanze degli Enti governati, ha calpestato il merito, ha mortificato donne ed uomini, ha costretto tanti giovani liberi ad andar via dalla propria terra” a dirlo il coordinatore provinciale di Forza Italia Salerno Roberto Celano.