Quello delle donne in politica e della loro carriera dovuta esclusivamente alla loro avvenenza è un luogo comune difficile da sfatare (spesso magari per colpa di alcune politiche che si rifugiano dietro le accuse di sessismo, vedi il sottosegretario Boschi con Marco Travaglio), e questo va a scapito delle donne che sono in politica per passione, e proprio grazie alla loro passione ed al loro lavoro vanno avanti tra mille difficoltà.
Un esempio è quello di Alessandra Francese, imprenditrice e mamma, che nelle elezioni comunali del 2016, nella lista Progressisti per Salerno, è riuscita ad ottenere quasi 700 voti, che non le sono valsi l’ingresso in Consiglio Comunale ma che non hanno frenato la sua volontà di essere vicina ai cittadini e la sua determinazione nel perseguire obiettivi politici.
Ad esempio presentando la proposta che unità del patrimonio immobilare del Comune di Salerno, siano essi appartamenti o locali commerciali, molti dei quali sono stati anche messi in vendita e sono rimasti invenduti, e quindi al momento rimangono improduttivi, vengano locati a canone agevolato per un periodo di due o tre anni a piccole imprese, di giovani e soprattutto di donne, che vogliono intraprendere un’attività imprenditoriale, artigianale o commerciale, con l’obiettivo di recuperare le tradizioni artigianali che hanno reso florido il tessuto imprenditoriale e commerciale salernitano negli anni scorsi, come ad ad esempio sartoria, cucito, come anche la lavorazione del legno o del ferro o di altri materiali.
Insomma Alessandra Francese va avanti, forte del suo lavoro e della sua passione, e più forte dei pregiudizi.