Si apre lunedì 12 luglio la settima edizione del SalerNoir Festival le notti di Barliario, uno degli appuntamenti italiani per gli autori di genere.
Ogni serata, fino al sabato 17, con un extra time eccezionale il 4 agosto, avrà un tema, che sarà trattato attraverso un libro e il suo autore. Così ai conduttori delle presentazioni, sarà affiancato un esperto del tema. Dal pubblico interverranno i giornalisti della “Tribuna Stampa”.
Il vernisszage è in programma lunedì alle ore 19.30, nel Quadriportico del Duomo di Salerno, con i saluti istituzionali del Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, del Presidente della Fondazione Carisal Domenico Credendino, e l’introduzione della Direttrice artistica, la scrittrice Piera Carlomagno.
Tema della prima serata sarà “Il noir e il senso del male”, con la presentazione dell’ultimo romanzo di Roberto Costantini “Una donna in guerra”, edito da Longanesi. Costantini dialogherà con Angelo Cennamo, avvocato e blogger, titolare della pagina web Telegraph Avenue.
Leggerà alcuni brani del libro, l’attrice Marica De Vita.
In Tribuna Stampa, Stefano Pignataro, Paolo Romano e Alfonso Sarno.
Completata la “quadrilogia del Male” con protagonista il commissario Mike Balistreri, Roberto Costantini ha creato un altro personaggio molto complesso, Aba Abate, che si muove su scenari molto delicati come quelli dei servizi di intelligence interni e internazionali. “Una donna in guerra” segna l’esordio di questa figura femminile prismatica, alle prese con un caso che può mettere a repentaglio la sicurezza nazionale, ma prima ancora la sua stessa vita. Nel deserto, nessuno può sentirti. Nessuno può spiarti, ascoltare le tue conversazioni, intuire i tuoi oscuri piani. A Roma, chiusa in un ufficio, nessuno può sentirti. Ma Aba Abate forse vorrebbe che qualcuno sapesse veramente chi è. Dentro di lei, il confine tra Aba, moglie e madre, e Ice, funzionaria di alto livello dei Servizi Segreti italiani, è sempre più labile. Non sa se riuscirà più a tenere insieme i pezzi della sua doppia vita come ha sempre fatto. A casa, suo marito le nasconde una parte di verità e alcune rivelazioni sul suo conto fanno tremare le sottili fondamenta su cui Aba ha costruito tutta la sua esistenza. Sul lavoro, per fermare due pericolosi terroristi, ha perso l’unico uomo che ha sempre saputo vederla per quello che è, Aba e Ice insieme. Quello che Aba ancora non sa, e che Ice fatica a scoprire, è che il vento del deserto sta per portare nella sua fragile vita un pericolo più distruttivo di quanto abbia mai immaginato. Quello che Aba ancora non sa, e che Ice nemmeno immagina, è che il confine tra vita personale e vita lavorativa in realtà è già crollato. Quello che Aba ancora non sa, e che Ice capirà forse troppo tardi, è che non esiste più nemmeno un posto al mondo in cui lei non sia una donna in guerra.
Roberto Costantini è stato altre volte ospite di SalerNoir Festival le notti di Barliario. Ingegnere, consulente aziendale, ha lavorato per società italiane e internazionali nel campo impiantistico e ha conseguito il Master in Management Science a Stanford (California). È oggi dirigente della Luiss Guido Carli di Roma dove insegna Business Administration. La sua quadrilogia del Male con protagonista il commissario Michele Balistreri, già pubblicata negli Stati Uniti e nei maggiori paesi europei, è stata insignita del premio speciale Giorgio Scerbanenco 2014 quale «migliore opera noir degli anni 2000». Con La moglie perfetta è stato finalista al premio Bancarella 2016. In precedenza aveva pubblicato con Franco Angeli saggi destinati ai professionisti e alle università: Gestire le riunioni con Maurizio Castagna nel 1996 e Negoziazione. Come trasformare le tecniche negoziali in abilità istintive con Raffaele Carso nel 1998.
Tre i Premi che SalerNoir Festival le notti di Barliario assegnerà anche quest’anno. Il primo è quello dedicato alla memoria di Attilio Veraldi: riconoscimento allo scrittore che, con le proprie storie e i propri personaggi, ha meglio saputo interpretare e continuare la tradizione della “scuola dei duri” di cui il grande giallista napoletano, prematuramente scomparso nel 1999, è stato tra i fondatori in Italia. Dopo Massimo Carlotto, Andrea G. Pinketts e Carlo Lucarelli, è la volta di Antonio Manzini, il “papà” di Rocco Schiavone, vicequestore duro dal cuore tenero che ha spopolato in libreria ma anche in televisione, grazie alla fiction magistralmente interpretata da Marco Giallini. Antonio Manzini ritirerà il premio venerdì 16 luglio nel Quadriportico del Duomo, dopo aver presentato, con Sara Bilotti e Massimiliano Amato, direttore del Premio, l’ultima avventura di Schiavone, “Vecchie conoscenze”, pubblicata come il resto dei romanzi della serie da Sellerio. A consegnarglielo, sarà Luisa Veraldi, ultima superstite della famiglia del maestro partenopeo, madrina della serata.
Sabato 17 luglio, alle 19.30, sempre nel Quadriportico del Duomo, sarà invece proclamato il vincitore del Concorso Letterario Nazionale “SalerNoir” che l’Associazione Porto delle Nebbie, con il contributo determinante della Fondazione Carisal, organizza ogni anno. Il bando è rivolto alle opere di narrativa gialla, noir, thriller e mistery pubblicate nell’ultimo anno. In fondo all’edizione di quest’anno, da un lotto molto folto e qualificato di concorrenti, sono arrivati Patrizia Rinaldi, Antonio Fusco e Piergiorgio Pulixi. I tre finalisti sono stati scelti da una giuria “popolare” di grandi lettori, selezionati dalla libreria La Feltrinelli di Salerno. Successivamente, una giuria “tecnica” formata da registi, avvocati, magistrati e poliziotti ha votato il volume vincitore.
Martedì 13 luglio è prevista la consegna dei Premi Barliario Scuole.
SalerNoir Festival le notti di Barliario è ideato e organizzato dall’Associazione Porto delle Nebbie, con la collaborazione e il contributo della Fondazione Carisal, il patrocinio del Comune di Salerno.
Nell’organizzazione della rassegna, la direttrice artistica Piera Carlomagno è affiancata da Rosanna Belladonna, direttrice organizzativa, Pina Masturzo, responsabile del progetto Scuole, Massimiliano Amato, ideatore e direttore del “Premio Attilio Veraldi” e da Gabriella Monetta, responsabile del progetto per la Fondazione Carisal insieme con il direttore Francesco Paolo Innamorato.